F.R.U. La webradiotv sale in cattedra

Due giorni per tastare con mano la vitalità dei media universitari, e delle radio d’ateneo in primo luogo. I rappresentanti di oltre trenta emittenti accademiche si sono dati appuntamento a Catania, il 29 e 30 maggio, per la seconda edizione del Festival delle radio Universitarie, promosso dall’associazione RadUni e da Radio Zammù, la radio dell’ateneo catanese. Grazie al sostegno di Telecom Italia, alla partnership con Radio Rai e all’impegno del Centro Orientamento e Formazione e dei Circuiti Culturali dell’università etnea, Catania diventa teatro di questo secondo raduno di operatori radiofonici e (in piccola parte) televisivi  universitari, che fa seguito alla prima edizione svoltasi l’anno scorso a Padova.

Laboratori con  professionisti del settore (tra i nomi già certi le giornaliste Alma Grandin di Radio Uno Rai; Sylvie Coyaud di Radio 24 e il mitico Alessio Bertallot di Radio Deejay) e un grande workshop impostato come un talk show radiofonico  per saggiare gli scenari di sviluppo dei media universitari. Il workshop sarà l’occasione per provare a fare il punto sulla possibilità di costruire un network dei media d’ateneo e puntare alle nuove tecnologie sfruttando le potenzialità del Web 2.0, ovvero la sempre maggiore capacità di Internet di dare spazio ai contenuti prodotti dagli utenti. Tra i nomi già confermati, Antonio Caprarica, direttore dei radiogiornali di Radio Rai e il direttore di Radio Due, Sergio Valzania; il professore Peppino Ortoleva, ordinario di Storia dei mezzi di comunicazione, Università di Torino; Gianluca Dettori, fondatore di Vitaminic e adesso impegnato nel progetto di venture capital  Dpixel; Salvo Mizzi, responsabile del settore Digital Service Innovation in Telecom Italia e altri ospiti.

Riflessione sul futuro e momento di confronto sull’esistente: a Catania arriva una carovana di studenti e docenti impegnati in prima linea a “sperimentare” le potenzialità dei new media accademici. «Il Fru è l’evento più importante dell’anno per  la nostra associazione e, in generale, per quanti operano nella radiofonia universitaria – afferma Romeo Perrotta, presidente dell’associazione RadUni -. Come ha dimostrato la prima edizione svoltasi a Padova lo scorso 23 maggio, questo appuntamento, oltre che una grande festa, è un’occasione straordinaria per condividere dal vivo esperienze, informazioni, competenze, scambiare pratiche e mettere a punto nuovi progetti nel campo della didattica e della comunicazione, grazie al ricorso consapevole e creativo alle risorse presenti nella rete. Per queste ragioni, l’associazione si sta adoperando con tutti i suoi mezzi per la riuscita dell’iniziativa, in sintonia con Radio Zammù e l’Università di Catania». E anche se rispetto a un anno fa la formula in sostanza è rimasta confermata – una tavola rotonda, i laboratori, i concerti – la portata del Fru è decisamente cresciuta. «Questo non solo perché la presenza di radio universitarie sarà tre volte superiore, ma perché i rappresentanti di istituzioni pubbliche e delle aziende private, professionisti della comunicazione e docenti universitari avvieranno insieme una riflessione sulle prospettive e gli sbocchi legati al fenomeno della radiofonia universitaria – aggiunge Perrotta -. In questo contesto, RadUni svolgerà il ruolo fondamentale di aggregatore e di facilitatore, affinché lo sforzo che si produrrà a Catania sia proficuo e dia risultati duraturi». Insomma sarà un momento importante, come ha già ricordato il rettore Antonino Recca all’inaugurazione dell’anno accademico, uno di quegli eventi fiore all’occhiello dell’Ateneo in campo nazionale. «Ci stiamo impegnando a fondo nella riuscita del festival – spiega il professore Vincenzo Perciavalle del Cof, il Centro Orientamento e Formazione dell’Ateneo – perché le radio e in generale i media universitari possono davvero rappresentare un canale di comunicazione in più per le attività di orientamento, su cui il nostro, come tanti atenei, sta investendo. I media d’ateneo creano comunità e, grazie al coinvolgimento degli studenti, possono riuscire a parlare il linguaggio dei giovani».

Saranno comunque anche due giorni di festa, con un calendario di eventi che promette di arricchirsi ogni giorno di più.
Potrete trovare tutte le informazioni sul festival e sulle due serate di musica dal vivo sul sito http://www.festivalradiouniversitarie.it/.


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