Un Mediterraneo di biodiversità. È questo il titolo del docufilm prodotto da Arpa Sicilia che è stato proiettato per la prima volta, nel tardo pomeriggio di ieri, all’interno dello stand della Regione siciliana di Divinazione Expo 2024 che si trova al centro di piazza Duomo, a Ortigia, a Siracusa. «Le bellezze nascoste dell’Isola e le biodiversità possono e devono essere valorizzate per promuovere l’identità siciliana», ha detto l’assessora regionale per il Territorio e l’Ambiente Giuseppa Savarino anticipando la prima visione del documentario realizzato nell’ambito del progetto Corallo+Si con la regia di Riccardo Cingillo.
«Per la prima volta, al G7 Agricoltura si parla dei nostri eccellenti prodotti agroalimentari, di sovranità alimentare, di pesca e di tutela del mare e delle biodiversità marine e terrestri», ha aggiunto Savarino che all’interno dello stand ha accolto anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. «Siracusa è una delle nostre perle e qui si capisce la differenza tra il vero pomodoro di Pachino Igp e il pomodoro piccolo che viene soltanto chiamato così», ha detto il ministro Lollobrigida assaggiando uno degli ortaggi più iconici tra le eccellenze che hanno fatto della Sicilia la prima regione italiana ad avere ottenuto il riconoscimento di European Region of Gastronomy.
Non solo prodotti agroalimentari, la valorizzazione dell’Isola passa anche per la promozione delle bellezze naturalistiche e ambientali. «Ed è per questo – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpa Vincenzo Infantino – che abbiamo investito nella realizzazione di questo documentario per fare conoscere le biodiversità marine e terrestri dell’Isola». Anzi, delle isole. Da Lampedusa a Linosa e Lampione, da Pantelleria a Ustica passando anche per il promontorio di Capo Milazzo. Un patrimonio naturale che va custodito ma non nascosto. Le immagini di Un Mediterraneo di biodiversità portano alla scoperta dei tesori in fondo al mare e in cima alle montagne.
«Conoscere il mare e le aree marine protette – ha sottolineato Patrizia Maiorca, presidente consorzio Plemmirio e madrina del progetto Corallo+Si – permette alle persone di poterne apprezzare di più la bellezza. Ed è questo il modo migliore affinché ognuno si impegni per tutelarla». Per centrare l’obiettivo, però, sono necessari anche degli investimenti. E, a questo proposito, è stata l’assessora Savarino ad annunciare che «stiamo lavorando per intercettare altre risorse per non fermarci alla tutela delle bellezze della nostra Isola, ma per fare in modo che possano davvero essere fruite da tutti e che possa goderne appieno anche chi non può fisicamente andare».
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