Un migliaio di lavoratori sono scesi in piazza per due differenti cortei che si sono riuniti davanti alla sede della presidenza della Regione. Calabrò (Fisascat): «La soluzione potrà rimettere in gioco un meccanismo virtuoso». Figuccia: «Risolvere la questione pagamenti»
Ex Pip, la Regione istituisce un tavolo tecnico «Finalmente si decide di affrontare il problema»
Dopo una mattinata di passione, che ha visto gli ex Pip tornare a occupare piazza Indipendenza per rivendicare gli stipendi che non ricevono da due mesi, il tanto atteso incontro con la Regione si è concluso con importanti novità per i circa tremila lavoratori del bacino. «È stato istituito un tavolo tecnico per trovare soluzioni utili alla salvaguardia dei livelli occupazionali – spiega Mimma Calabrò della Fisascat Cisl – Potrà rimettere in gioco un meccanismo virtuoso per un proficuo impiego di questi lavoratori». Un risultato importante, secondo i sindacati, perché «Il fatto stesso che ci sia resi conto che ci sono aspetti da porre in esame e modificare è un segnale molto positivo».
Già dal mattino circa 500 ex Pip erano scesi in strada protestando sotto gli uffici dell’assessorato alla Famiglia, mentre altrettanti presidiavano la sede della Presidenza della Regione. I due assembramenti si sono poi riuniti in piazza Indipendenza, di fronte a Palazzo d’Orleans, dove si sono raccolte oltre mille persone. «Sono stato ricevuto assessore alla Famiglia Gianluca Miccichè con una delegazione di pip – dice Vincenzo Figuccia, parlamentare regionale di Forza Italia – I grandi temi non sono diversi, il primo riguarda la questione dei pagamenti. Non ne ricevono da febbraio alla luce di un atteggiamento discriminatorio anche da parte dell’Inps nazionale, che ha rinviato al 4 maggio la firma convenzione prevista per aprile e questo è inaccettabile».
«Un’altra vicenda – continua il deputato – è quella legata ai diritti acquisiti: ferie, malattia, maternità, un nodo che resta ancora da sciogliere. Questi lavoratori pretendono uno status economico e giuridico che li faccia uscire dalla situazione di precariato che vivano da 17 anni a questa parte e che li ha visti trasformare da risorsa a semplici vaucher».