Messa da parte l'idea di assegnarli all'azienda di igiene ambientale per la raccolta differenziata, adesso il governatore annuncia un nuovo progetto. Potrebbero essere usati per la pulizia dei siti di itinerari Unesco. Il governatore: «Sono fiducioso». Marino: «Non accettiamo che passi il messaggio dell'incapacità della società»
Ex Pip, il dietrofront della Regione Crocetta: «Aperto dialogo con il sindaco e la Rap»
Regione e Comune tornano a dialogare. Parola di Rosario Crocetta. Il presidente della Regione siciliana, oggi a Roma per impegni istituzionali, tra cui anche l’audizione alla commissione della commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, ha sentito il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il presidente della Rap, Sergio Marino. Al centro dei colloqui i 600 ex Pip, che il governatore siciliano nei giorni scorsi aveva annunciato di volere “assegnare” all’azienda di igiene ambientale per potenziare la raccolta differenziata. Un’idea bollata dai deputati palermitani del Movimento Cinque Stelle come «una Crocettata» e che non era piaciuta neppure all’azienda di piazzetta Cairoli. «Abbiamo personale a sufficienza – avevano detto dalla dirigenza – La Regione pensi piuttosto a darci i mezzi, che promette da due anni».
Adesso, Palazzo d’Orleans sembra fare dietrofront. Perché quei lavoratori, questa è la proposta di oggi, potrebbero essere impiegati per un progetto diverso: la pulizia dei siti di itinerari Unesco del Comune di Palermo, che Crocetta definisce «molto caro al sindaco Orlando».
Nei prossimi giorni il presidente della Regione avrà un incontro formale con il sindaco per approfondire gli aspetti tecnico-giuridici legati all’utilizzo di questi lavoratori. «Resta fermo che il progetto ex Pip rimane comunque incardinato all’interno della Regione siciliana – spiega Crocetta – al
fine di non creare difficoltà al progetto di utilizzo del precariato già incardinato nel Comune». Insomma, fa sapere il governatore, nessun braccio di ferro con il Comune e la Rap. «Sono fiducioso rispetto alla disponibilità del sindaco». Laconico il commento del presidente dell’azienda di piazzetta Cairoli, Sergio Marino: «È stato aperto un dialogo – dice a MeridioNews –. Quello che non accettiamo è far passare il messaggio di una società incapace. Con l’attribuzione di colpe che non abbiamo».