Evasori per necessità. Evasori perché costretti a scegliere tra la sopravvivenza e la tassazione asfissiante dello stato. E' una nuova categoria che ormai la giurisprudenza si orienta a riconoscere come conferma una notizia riportata da la repubblica.
Evasori per neccessità: non paga l’Iva per garantire gli stipendi. Assolta una imprenditrice di Palermo
Evasori per necessità. Evasori perché costretti a scegliere tra la sopravvivenza e la tassazione asfissiante dello Stato. E’ una nuova categoria che ormai la giurisprudenza si orienta a riconoscere come conferma una notizia riportata da La Repubblica.
Un’imprenditrice di PALERMO, Sonia Balsano, titolare della Overcook srl, societa’ in liquidazione, e’ stata assolta “perche’ il fatto non costituisce reato” dal giudice Maria D’Antonio del tribunale di PALERMO. La donna avrebbe dovuto versare 66 mila euro di Iva allo Stato, ma trovandosi in difficolta’ economiche ha scelto di privilegiare il pagamento dei propri dipendenti.
Poi, però, durante un controllo della Guardia di finanza era scattata l’irregolarità e la conseguente denuncia. Al processo, il giudice Maria D’Antonio ha pronunciato sentenza di assoluzione. “Il bilancio della società era stato chiuso in perdita – spiega l’avvocato Giuseppe Botta – di fatto non c’era stato un valore aggiunto che potesse essere sottoposto a tassazione. E soprattutto l’imprenditore si era trovato davanti a un bivio: pagare i dipendenti o lo Stat0.
“Questa sentenza ha dissolto un tabù” aggiunge il legale “bisogna ragionare sull’elemento soggettivo e oggettivo. L’imprenditrice non voleva sottrarsi all’imperativo legislativo, ma non ha potuto pagare”. Così, le recenti sentenze hanno già fatto nascere una nuova categoria, quella degli evasori per necessità, che “non hanno volontà di omettere il versamento “, come ha scritto di recente un giudice di Milano assolvendo un imprenditore del settore informatico che non aveva pagato Iva per 180 mila euro.