Europa-Ognina, stazioni deserte e dubbi di pendolari «Una corsa ogni ora non invoglia a prendere il treno»

Le
nuove stazioni di Europa e Ognina, inaugurate lo scorso luglio insieme al raddoppio ferroviario su una tratta percorsa da treni che ogni giorno collegano Catania a Giarre, Taormina e Messina e salutate con grande entusiasmo dal sindaco Enzo Bianco alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, si presentano con un aspetto minimale e ancora intonso, inequivocabile segno di una scarsa frequentazione da parte di pendolari e turisti. Già attive all’indomani dell’inaugurazione, le due stazioni sono prive sia di barriere architettoniche, con tanto di rampa per le carrozzelle e indicazioni in braille, sia di servizi igienici e di macchinette per l’acquisto dei biglietti. Alla fermata Europa è presente un locale a disposizione, chiuso e contenente attrezzi per la pulizia, un tavolino e altro materiale, mentre la stazione di Ognina offre un parcheggio con ingresso unico per macchine e pedoni da via Acireale.

Ma ciò che salta maggiormente all’occhio è la scarsità di passeggeri in salita e in discesa dai treni alle due fermate. E cambia poco se ciò accade in pieno agosto – con
convogli quasi totalmente deserti già in stazione centrale e con buona pace della vocazione turistica delle due stazioni in prossimità del mare – oppure a settembre inoltrato, quando i treni si riempiono di lavoratori e studenti in viaggio lungo una tratta, quella da Giarre a Catania, piuttosto gettonata: le persone presenti nelle stazioni di Ognina ed Europa si contano sulle dita di una mano. «Normalmente non viaggio in treno, ma la mia macchina si è guastata e ho cercato una soluzione alternativa all’ultimo minuto – spiega il signor Giuseppe, in veste di pendolare accidentale, mentre frettolosamente esce dalla stazione di piazza Europa – Certo però, con questi orari delle corse non mi converrebbe farlo ogni giorno, perché se perdo un treno chissà quanto dovrei aspettare il prossimo. A questo punto, meglio la metropolitana».

Siamo infatti ben lontani dalla frequenza di «
tre treni ogni ora nelle ore di punta» pronosticata dall’assessore regionale alle Infrastrutture Luigi Bosco all’inaugurazione lo scorso luglio: non tutti i treni che coprono la tratta da Catania a Taormina o Messina si fermano a Ognina ed Europa, dilatando i tempi medi di attesa a un’ora – o più – tra una corsa e l’altra. Nota un altro passeggero, diretto a Giarre: «Con una corsa ogni ora, quando va bene, non mi sento invogliato a prendere questo treno per andare a Catania. Anche se le alternative con i mezzi pubblici non mi pare siano tante». Mentre la signora Anna Rita, qualche sedile più in là, interviene: «Prendo questo treno un giorno sì e un giorno no, per andare a badare ai miei nipotini che vivono vicino Giarre. E di gente a quelle due fermate io ne vedo sempre poca. Ma che cosa dovremmo farcene?»

Non sono pochi i passeggeri a interrogarsi sull’utilità delle due stazioni, pur non sottovalutandone gli aspetti positivi: secondo Agata, una giovane lavoratrice, «le ferrovie non funzionano granché bene in tutto il paese, nord compreso. Ma
oggi il treno è partito puntuale, come negli scorsi giorni e, spero, anche domani. Le corse non sono tantissime, non è tutto perfetto ma i disservizi possono capitare ovunque. Le fermate di Ognina e Europa? A me non servono, ma credo siano una buona cosa: più collegamenti ci sono, meglio è. E non hanno allungato i tempi di percorrenza, quindi ben vengano». Concorda Paolo, studente pendolare: «A me le fermate di Ognina ed Europa non servono, dato che viaggio da e per Giarre. Per carità, non penso siano un male, col doppio binario attivo non mi arrecano alcun danno perché non rallentano il treno, solo che non le trovo utili per il mio percorso quotidiano. Ma questo discorso può valere per qualsiasi altra fermata che non sia la mia». L’apertura delle due stazioni, attesa da anni e slittata più volte fino allo scorso luglio, fa parte di un progetto più grande di mobilità metropolitana che prevede l’apertura di un’altra stazione a Picanello nel 2018.  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Le due nuove fermate sono state inaugurate lo scorso luglio insieme al raddoppio ferroviario. Una tratta percorsa dai treni che ogni giorno collegano Catania a Giarre, Taormina e Messina e salutata con grande entusiasmo dal sindaco Enzo Bianco. Adesso che dovrebbero essere affollate, però, sono quasi vuote. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]