Riceviamo da Aldo Mazzurco e pubblichiamo un breve intervento sulla grande illusione delle assunzioni a Etnapolis. La storia di una mirabolante promessa di posti di lavoro, che inizia con migliaia di moduli da spedire all'indirizzo sbagliato...
Etnapolis commedia tutta italiana
Il caso Etnapolis è una commedia tutta italiana. Sulla bocca di tutti, ma nessuno che sappia in realtà, qualcosa di più preciso. Né il sito di Etnapolis – http://www.etnavalley.com– illumina noi comuni mortali. Ci fa soltanto sapere che è nato grazie alla sinergia di diversi enti, tra cui la Provincia Regionale di Catania. Così nei mesi scorsi gira voce che è la Provincia che si occuperà delle assunzioni, e vengono addirittura diffusi dei moduli in alcune scuole, intestati alla Provincia. Anch’io, come tanti altri, ho inviato il modulo debitamente compilato. Così anche a me arriva la risposta della Provincia: non si occupa delle assunzioni, e che quindi posso recarmi presso di loro a ritirare il modulo inviato (magari come ricordo).
Il mese scorso mio cognato, informatissimo su tutto (essendo consigliere di municipalità si presume che almeno i politici siano uomini più illuminati, sebbene anche loro siano comuni mortali), era certissimo di aver scoperto come avvengono le assunzioni, ovvero attraverso dei corsi organizzati dalla EBT (Ente Bilaterale del Turismo) promosso da Adecco.
Mi fa quindi pervenire i loro moduli, sebbene non vi sia specificata la natura del corso, e compilati anch’essi, li ho spediti ma non ho mai avuto risposta, a parte il tagliando di ritorno della raccomandata. Mio cognato ha saputo che alla EBT sono arrivate circa 1500 domande di assunzione.
Giustissime le obiezioni di Pogliese (vedi “la Sicilia” del 22 settembre 2005) che una ditta privata attui come meglio crede le assunzioni. Ma quando una azienda di grandi dimensioni, nasce grazie ad agevolazioni e finanziamenti pubblici non di poco conto, come nel caso del modulo 6 della STMicroelectronics, si pone il problema morale di dover garantire assoluta trasparenza in primo luogo su chi dovrà far parte della medesima.
Il problema di noi siciliani è che la trasparenza non l’avevamo da piccoli, figuriamoci da grandi! Ma non lamentiamoci però, se poi i nostri figli muoiono sotto i ferri del chirurgo inesperto!
Sito di Etnapolis: www.centroetnapolis.it
[Nota di redazione. Gli articoli relativi alla polemica sulle promesse di assunzione sono leggibili anche sul sito di di Etnapolis indicato sopra. Su “La Sicilia” l’intervento di Pogliese è del 22/9/2005, con la controrisposta di un sindacalista in data 23 settembre. Su Etnavalley.com c’è anche un altro articolo tratto dalla Gazzetta del Sud del 27 settembre 2005. Infine su “Il Dito” – all’indirizzo http://www.ildito.it/articolo.asp?id_articolo=480 – si può leggere un intervento sulla “falsa modulistica che ha già illuso tremila giovani, e che invitava alla selezione per illusori corsi di formazione”.]