Gli impianti sciistici sono tornati in attività dopo il maltempo del fine settimana trascorso. Sono state riaperte anche le strade che permettono di accedere alle stazioni turistiche d'alta quota, come la Mareneve. Gli operatori commerciali, però, temono altri divieti in futuro
Etna, riparte la stagione sciistica dopo gli stop «Strade chiuse per neve? Grave precedente»
Riparte la stagione invernale etnea, dopo lo stop dovuto a nevicate e maltempo durante il weekend. A Piano Provenzana tutti gli impianti sciistici sono tornati in attività: durante la giornata di ieri si è lavorato alla battitura delle piste, dove risulta abbondante il manto di neve fresca. Riaperte pure le strade di accesso alle stazioni turistiche d’alta quota, con la Mareneve percorribile sia sul segmento di Fornazzo che su quello di Linguaglossa. Ma il blocco della viabilità montana in vigore fino a ieri, stabilito da un’ordinanza della Città metropolitana di Catania, per la gente di Etna Nord ha rappresentato un fatto quasi del tutto inedito. Il «timore», che fa capolino fra gli operatori commerciali e turistici, è che «dopo questa chiusura si sia creato un precedente», che potrebbe giustificare nuovi divieti anche in futuro, pure per criticità superabili come il mancato spazzamento della neve.
Su questo e altri temi si è concentrato, nella tarda serata di ieri, un colloquio fra il sindaco metropolitano Enzo Bianco e Francesco Malfitana, consigliere comunale a Linguaglossa e leader del raggruppamento di forze politiche che, già da qualche mese, ha messo in minoranza la sindaca Rosa Maria Vecchio. Bianco si sarebbe considerato «ampiamente disponibile» ad affrontare le questioni discusse, specie riguardo alla gestione invernale della viabilità lungo la strada Mareneve, affidata alla società partecipata Pubbliservizi.
«Sarebbe inconcepibile assistere alla chiusura della strada anche solo in caso di spazzamento incompleto o per la previsione di forti piogge come avvenuto fra domenica e lunedì – chiarisce Malfitana – il transito verso l’Etna dev’essere fermato solo davanti a emergenze reali e ben più gravi, non si possono ostacolare inutilmente le attività turistiche a Piano Provenzana, soprattutto durante il breve periodo della stagione invernale». Altro tema caldo, la dotazione di uomini e di mezzi spazzaneve e spargisale nella Pubbliservizi. I veicoli in gran parte sono vecchi di vent’anni, soggetti a frequenti guasti, assegnati a squadre di pochi addetti costretti «a turni sfibranti», dice qualche lavoratore. Il sindaco Bianco avrebbe promesso un sopralluogo a Piano Provenzana entro questa settimana.
Intanto in alta quota, dopo le notevoli nevicate degli ultimi giorni, si susseguono nelle ultime ore – anche sulla scia di quanto accaduto in Abruzzo – i moniti dei soccorritori e di portali specializzati come Etnasci.it sul rischio valanghe, moniti rivolti in particolare agli amanti del fuoripista. «La possibilità di distacchi esiste anche sull’Etna – scrive il gruppo etneo del Soccorso alpino e speleologico – Accumuli imponenti di neve umida su strati ghiacciati, cornici e pendenze, unitamente all’eventuale taglio del pendio, possono creare un mix pericoloso, attenzione dunque nelle escursioni fuoripista».