«Il diaframma che divideva il cratere Voragine dalla Bocca nuova è crollato». A dirlo è Giuseppe Distefano dell'associazione Etna Walk, che ha documentato i parossismi di questi giorni sul vulcano. Che oggi, come due giorni fa, è tornato in attività. L'eruzione è cominciata intorno alle 10 di stamattina. Guarda il video
Etna, nuove fontane di lava da cratere Voragine Pennacchi fino a settemila metri, piogge di cenere
L’Etna è di nuovo in attività. Il parossismo è cominciato stamattina intorno alle 10, quando le fontane di lava e cenere dal cratere voragine sono arrivate fino a settemila metri sulla sommità del vulcano. Un evento in tutto simile a quello che si è registrato un paio di giorni fa e rispetto al quale l’Ingv aveva parlato di «uno di quelli più violenti dell’ultimo ventennio». Per definire le esplosioni di oggi, i tecnici dell’Istituto di geofisica e vulcanologia etneo aspettano la fine delle esplosioni. Che sembrerebbero sul punto di esaurirsi. La pioggia di sabbia lavica, però, è già cominciata. Ed è arrivata innanzitutto sul Comune di Giarre. «C’è poco vento – dicono dall’Ingv – perciò è possibile che la cenere si diffonda su un’area molto ampia». Le emissioni di cenere sembra che abbiano riguardato anche il cratere di sud-est.
[facebook http://www.facebook.com/etnawalk/videos/1089076827783422/]Gli unici sopralluoghi effettuati sulla sommità fino a questo momento sono quelli di associazioni di esperti e appassionati. Che hanno documentato un nuovo cambiamento degli assetti nelle bocche principali del vulcano. «Tutto attorno agli orli craterici c’è una pesante ricaduta di scorie – dice Giuseppe Distefano di Etna Walk – La situazione è molto instabile e la temperatura è altissima. Il diaframma che divideva il cratere Voragine dalla Bocca nuova è crollato. Già in parte era collassato, ma adesso non ne è rimasto più niente». Il risultato è un maxi-cratere sulla sommità dell’Etna. «È una situazione che si è già verificata in passato. Sul nostro vulcano la storia tende spesso a ripetersi», conclude.