Il protagonista della nuova attività, iniziata con dei forti tremori nella giornata del 31 gennaio, è il cono ovest del cratere di sudest. La lunga colata si è già divisa in due e si sviluppa nel territorio dei due Comuni pedemontani
Etna, nuova colata dal cratere di sudest A quota 1800 metri, tra Biancavilla e Adrano
Una lunga colata lavica è visibile sul versante occidentale del vulcano. Secondo quanto dichiarato dai tecnici dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulancologia «è ad una quota compresa tra i1800 e 2000 metri, ed è divisa in due bracci, nei feritori di Biancavilla ed Adrano».
L’attività vulcanica nel cratere di sudest era già stata registrata ieri dall’Ingv, che già alle 7.30 del 31 gennaio segnalava «un rapido aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico». I tremori si sono presto tramutati in una spettacolare colata, visibile oggi anche grazie al miglioramento del meteo in quelle zone dai Comuni del versante occidentale.
L’Ingv ha già provveduto ad «allertare la Protezione civile», per tenere sotto controllo eventuali sviluppi a quote con presenza di persone ed eventuali abitazioni, presenti già ad una altitudine massima di circa 1600 metri. In zona sono presenti gli agenti del commissariato di Adrano per effetture dei sopralluoghi.