Gli episodi al centro delle indagini dei carabinieri forestali di Catania riguardano la riserva di Ponte Barca e un'azienda di allevamento di Ragalna. Marito e moglie sono stati ritenuti responsabili di abbandono di rifiuti. Un uomo denunciato per la legna
Etna e Simeto, non si placa l’assedio dell’inciviltà Taglio abusivo di alberi e scarti edili vicino al fiume
Ancora rifiuti a Ponte Barca, la riserva naturale nel Comune di Paternò lungo il corso del fiume Simeto. Ma la scoperta di crimini ambientali da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Polizia agroalimentare, ambientale e forestale di Catania, non si è fermata lì. Sull’Etna, infatti, è stato accertato un taglio abusivo di alberi nel territorio dell’ente Parco. Il responsabile sarebbe il titolare di un allevamento ovicaprino.
Nel corso di un controllo svolto assieme ai carabinieri di Ragalna, sarebbe infatti emerso un difetto di tracciabilità sul mangime impiegato dalla azienda zootecnica, nonché una carenza di documentazione in relazione alla gestione di quattro equini che comunque microchippati. Per quanto riguarda il taglio abusivo, l’uomo è stato denunciato per deturpamento di bellezze naturali, la legna sequestrata.
La discarica sul Simeto, invece, è stata rinvenuta durante dei controlli antibracconaggio. Gli scarti edili si trovavano entro i 150 metri della fascia di tutela a ridosso del fiume. Le indagini dei carabinieri hanno portato all’individuazione dei lavori edili da cui sono stati generati i rifiuti, lavori peraltro condotti senza alcuna autorizzazione. Sono stati denunciati M.F. e la moglie, ritenuti responsabili dell’abbandono dei rifiuti.