I cittadini assistono commossi al passaggio della parata funebre in onore di Dario Ambiamonte. È il vigile del fuoco 39enne morto, il 20 marzo, a seguito dell'esplosione in via Garibaldi. A perdere la vita insieme a lui è stato anche il collega 37enne Giorgio Grammatico. Ai funerali anche il ministro dell'Interno. Guarda le foto
Esplosione in via Garibaldi, la giornata del lutto Quel casco da pompiere in corteo fino al Duomo
Il casco di Dario Ambiamonte precede il corteo funebre diretto alla Cattedrale di Catania. Oggi è la giornata del lutto e la parata dei vigili del fuoco, silenziosa, si snoda per il centro cittadino partendo dal comando provinciale di via Cesare Beccaria. Il pompiere 39enne è morto il 20 marzo, a seguito dell’esplosione in via Garibaldi, insieme al collega 37enne Giorgio Grammatico. I colleghi di entrambi portano corone di fiori, i volontari si accodano, gli agenti della polizia municipale in moto aprono la strada e molti civili, sinceramente commossi, assistono in silenzio.
Al passare del corteo i commercianti di via Etnea escono fuori dai negozi, dagli uffici e dalle abitazioni i cittadini si affacciano per l’ultimo saluto all’uomo, originario del quartiere di Cibali. Alle esequie, fissate per le 11.30, ci sono anche il ministro dell’Interno Marco Minniti, e il presidente della Regione Nello Musumeci. Siedono in un banco in prima fila accanto al sindaco Enzo Bianco.
La cattedrale è gremita. Ordini religiosi, forze armate, politici, rappresentanti istituzionali. Cittadini. Giovani, moltissimi giovani. Si respira una commozione autentica. Più che un funerale di Stato, è un funerale della città. Piangono Ambiamonte i familiari, gli amici, i conoscenti. Ma anche chi non aveva mai scambiato con lui neppure due parole. Una comunità che, nella tragedia, si riscopre unita. «Cose che non dovrebbero mai accadere, mai», sussurra tra i singhiozzi una donna anziana.
La funzione procede, tra lunghe fasi di rispettoso silenzio e il fragore degli applausi. «I vigili del fuoco – ricorda monsignor Barbaro Scionti – sono persone alle quali compete un oneroso compito». «I familiari di Dario Ambiamonte – prosegue Scionti – possono essere fieri del loro caro defunto, un sentimento che certamente non annulla il dolore, ma che – insieme alla fede – aiuta». Secondo il parroco della cattedrale, è «necessario, prezioso e benemerito» il servizio svolto dal corpo dei vigili dl fuoco.
La salma di Ambiamonte esce dal Duomo alle 13.10. Ad attenderlo, oltre alla folla, ci sono quattro autoscale di servizio con sirene e lampeggianti accesi. Un ultimo saluto al 39enne lo consegna anche un elicottero dei vigili del fuoco, che volteggia a mezz’aria per qualche minuto.
Ambiamonte sarà tumulato nel sacrario delle Vittime del dovere, al cimitero di Catania, accanto al carabiniere Horacio Majorana, ucciso a Nassiriya (in Iraq) il 12 novembre 2003, durante un attacco terroristico. Durante la funzione religiosa, officiata dall’arcivescovo etneo, una delegazione del coro del Teatro Massimo Bellini eseguirà un brano di Mozart. Le bandiere italiane, intanto, sono a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali.