«Questi cinque anni sono stati terribili per la città. Per questo motivo ho chiesto a un gruppo di donne e uomini di impegnarsi. Tra queste persone c’è anche mia figlia che non si è mai occupata di politica, questo dimostra che il futuro è in questa città stando vicini a Maurizio Caserta». Enzo Bianco si presenta al parco Falcone con una cravatta rossazzurra, e una decina di minuti d’anticipo rispetto all’orario fissato, per la presentazione della lista che porta il suo nome: Con Bianco per Catania. Una decisione, quella di sostenere la candidatura del professore Maurizio Caserta, che è stata ufficializzata il 13 aprile scorso e che, almeno in un primo momento, sembrava avere creato qualche mal di pancia nella coalizione composta da Movimento 5 stelle, Partito democratico, Europa Verde e Sinistra Italiana. Troppo pesante il fardello – sussurravano in tanti durante l’incontro da Gammazita – di avere in squadra l’ex sindaco nei cui confronti si invocavano a gran voce le dimissioni quando vestiva la fascia tricolore e con il recente peso della condanna da parte della Corte dei conti. Preclusioni che, invece, non hanno mai riguardato Caserta.
«Oggi è un bel giorno perché le forze riformiste, progressiste e moderate si riuniscono sotto un tetto comune – commenta Caserta – Tutto per sottrarre la città alle clientele, ai massacri e alla criminalità. Questo è certamente un fronte comune di questa forza politica». Caserta nelle ultime 24 ore ha incassato il sostegno di Riccardo Tomasello, l’ex presidente del comitato dei festeggiamenti di Sant’Agata che correva come candidato. Non sembrano esserci, invece, spiragli per l’altro aspirante primo cittadino Lanfranco Zappalà: «È un amico, una bella persona, ma credo che voglia fare il percorso da solo. Questo non significa che non sia coerente con questo disegno e sono sicuro che lavorerà in questa direzione», aggiunge Caserta.
Bianco prima di salire su un mini palco allestito per l’occasione ha accompagnato Caserta davanti a un albero di carrubo, piantato dopo la strage di Capaci quando l’ex ministro era sindaco di Catania. «Abbiamo deciso di incontrarci in questo luogo – spiega – perché quando ero primo cittadino consegnai ai catanesi questo parco. Era il periodo di Natale e da pochi mesi avevano ucciso il mio amico Giovanni Falcone». Parole alle quali è seguita una contestazione da parte di un giovane. Lo stesso, che insieme ad altre persone, ha preso la parola mentre si trovava in mezzo a candidati e simpatizzanti. «Noi siamo ogni giorno qui a pulire mentre voi fate solo passerelle. Vi abbiamo visti già tutti tranne lui (indicando Caserta, ndr). Vi siete già candidati e avete fallito i progetti per la città», ha detto prima di qualche momento di tensione culminato con una caduta. Insieme a Bianco, hanno preso la parola diversi candidati della sua lista. Tra questi, l’ex consigliere comunale Mario Crocitti e la figlia dell’ex sindaco, Giulia. Per la prima volta in politica con la lista che porta il nome del padre.
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