Dopo un ulteriore atto di vandalismo dello scorso giugno, questa volta i ladri sono entrati dalla palestra per introdursi indisturbati nei locali della scuola, approfittando della totale mancanza di illuminazione e di sorveglianza.
Ennesimo furto alla scuola Impastato Presto fiaccolata: «È tempo di reagire»
Ennesimo furto alla scuola Impastato di Palermo: dopo un ulteriore atto di vandalismo dello scorso giugno, questa volta i ladri sono entrati dalla palestra per introdursi indisturbati nei locali della scuola, approfittando della totale mancanza di illuminazione e di sorveglianza. A denunciare l’accaduto Fabio Teresi, presidente della V circoscrizione di Palermo, assieme a Salvo Altadonna, consigliere della medesima circoscrizione: «la V Circoscrizione – dichiara il presidente Teresi – da tanti anni ormai, ha fatto del rapporto con le scuole una delle proprie priorità. Da esse passano tutti i cittadini siano essi alunni, genitori o istituzioni e se falliamo nella tutela della scuola non possiamo immaginare di tutelare un’intera città. Oggi non ci preme fare la conta di cosa eventualmente è stato rubato o vandalizzato, oggi è il giorno di reagire».
Per rispondere ai continui atti vandalici, in programma una fiaccolata per sensibilizzare la comunità sull’argomento. «La Scuola è il primo ed il più importante bene comune. Con il supporto della Dirigente Scolastica Silvia Schiraldi, dei docenti e delle famiglie – continua il consigliere Altadonna – e con il coinvolgimento dell’amministrazione abbiamo intenzione di organizzare una fiaccolata per sensibilizzare il quartiere verso la tutela della scuola. Abbiamo il dovere di dimostrare ai nostri figli – ha detto Daniela Testa Presidente del Consiglio di Istituto della Scuola – che vogliamo contribuire al loro benessere non solo in seno alla famiglia ma anche nella partecipazione a scuola, ecco perché cogliamo l’invito di Altadonna e Teresi ad organizzare la fiaccolata alla quale speriamo partecipino tutti i genitori. E non solo, invito tutti gli abitanti del quartiere. Visto che la scuola è un bene comune».