Enna, sui terreni del bisnonno un vino biodinamico «Solo trattamenti naturali, il futuro è nel fare rete»

«Sono tornato in Sicilia per fare il vignaiolo». E dire che aveva lasciato la sua terra per andare a studiare a Firenze. Il 29enne Nicolò Grippaldi adesso vive a Gagliano Castelferrato, un piccolo comune in provincia di Enna. «Una scelta dettata dalla ricerca di nuove opportunità», confessa. Poi, due anni fa, scopre un’innata passione per la viticoltura. Complice l’amicizia con Martino, titolare, insieme al padre, di un’attività vinicola nel Chianti.

Ma si spinge oltre quanto già fatto da chi lo ha preceduto e si approccia alla biodinamica per stimolare i processi vitali della vite, con preparati a base di letame dinamizzato ed erbe officinali, escludendo ogni forma di concime chimico. «Martino e la sua famiglia – rivela – sono stati i primi, negli anni ’90, a riconvertire il loro vigneto da agricoltura convenzionale, e quindi chimica, a biodinamica». Lentamente cresce in lui la voglia di conoscere di più, approfondire. Prende contatti con le aziende della zona, e nei mesi successivi, frequenta corsi privati di viticoltura biodinamica a Montalcino e Cerreto Guidi, dove si confronta con studiosi ed esperti del campo. «Ho capito di aver trovato la mia strada».

Nicolò crede nelle sue idee e nella sua terra. «Nella provincia di Enna tante vigne sono state estirpate a causa della fillossera, un parassita che li ha colpiti. Ho subito pensato che potevo ripiantare un vigneto sui terreni che avevo ereditato dal mio bisnonno». Preso dall’entusiasmo, espone il suo progetto a un ricercatore fiorentino specializzato in biodinamica, che ragiunge Gagliano Castelferrato per capire se si sarebbe potuto coltivare un vigneto. La risposta è positiva. «Il terreno era ricco di argilla, limo, sabbia, ferro, quarzo, silice, sabbia nera e galestro». Un luogo ad alta vocazione enologica dove la vite trova non solo sostanze utili alla sua crescita ma anche condizioni climatiche ideali. « A Gagliano – spiega – la forte escursione termica rappresenta un fattore ottimale per la maturazione completa».

A luglio del 2014 comincia i lavori di preparazione della vigna mentre nei mesi successivi semina il Nerello Macalese e Nero D’Avola seguendo i cicli lunari. Oggi è in attesa di ricevere i finanziamenti necessari per costruire una cantina con standard biodinamici dove imbottigliare il vino. «La prima produzione è prevista entro il 2017. Di solito, si aspettano dai tre ai quattro anni dalla piantagione della vite perché si comincino ad avere risultati soddisfacenti. La qualità dell’uva migliora progressivamente con l’età della pianta». Da mesi, lavora instancabilmente anche alla presentazione dell’azienda. «Occorre curare il marketing per distinguersi nel settore», spiega.

Produrre un vino completamente senza solfiti e con trattamenti naturali, significa «creare un prodotto con una propria identità che vorrei destinare a estimatori, enoteche, ristoranti e a una fetta di mercato estero come quello americano, cinese e giapponese», precisa. Vive con la speranza di trasmettere il suo impegno anche ad altri vignaioli per rimettere in discussione una terra piena di vantaggi. «Il futuro della viticoltura biodinamica siciliana – conclude – è fare rete comune e credere nelle capacità e infinite risorse che il nostro territorio può donarci».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]