L’anima sacra siciliana è il titolo dell'immagine che si è aggiudicata il primo premio ai Sony World award. Merito di Salvatore Mazzeo e del suo reportage sulla processione che è uno degli eventi centrali della settimana di Pasqua. Per il fotografo si tratta di «momenti da immortalare per non dimenticare e per tramandare»
Enna, premio internazionale a foto sul venerdì santo Autore: «Scatto che racconta la spiritualità dell’Italia»
Tradizioni e spiritualità. Un abbinamento che in Sicilia trova ancora spazio in riti sacri e ancestrali che legano le comunità alle proprie identità culturali. La settimana santa a Enna è uno dei questi. E proprio durante la processione del venerdì santo dell’anno scorso, Salvatore Mazzeo, fotografo calabrese 42enne, ha scattato alcune foto con cui si è aggiudicato il premio internazionale Sony World photography Award per l’Italia, lo scorso 28 marzo.
La foto vincitrice, L’anima sacra siciliana, risale al 25 marzo 2016 e immortala in un fermo immagine due bambine vestite da suore durante le festività pasquali, mentre viene portato in processione lungo le vie della città di Enna il fercolo di Gesù morto e della Madonna Addolorata. «Lo scatto – racconta il vincitore a Meridionews – tratto dal reportage sulla spiritualità a Enna, fa parte di un progetto più ampio il cui scopo è quello di raccontare la spiritualità di tutta l’Italia». Idea cui il fotografo lavora da due anni e che spera di concludere a breve. E tra gli scatti del progetto ci sono anche le celebrazioni agatine: «Quest’anno ho immortalato alcuni momenti della Festa di Sant’Agata a Catania».
Una passione quella di Mazzeo, insegnante di Ingegneria meccanica a Torino ma originario di Vibo Valentia, cominciata per caso. «Ho iniziato da autodidatta solo nel 2001 per ricordare i luoghi e le genti dei miei viaggi di lavoro. Fino ad allora non conoscevo nulla di fotografia». Pur interessandosi di varie categorie fotografiche, preferisce il reportage perché «è testimonianza storica di usi, costumi e tradizioni che rischiano di scomparire». I suoi scatti sono frutto di istanti che colpiscono il suo sguardo. «Mi piace fotografare le persone perché attraverso i loro occhi è possibile cogliere l’essenza della loro anima».
E commentando il primo posto della prestigiosa competizione, dichiara: «Sono venuto a conoscenza della premiazione a casa di amici. Stentavo a crederci. Sono contento perché è stata apprezzata dalla giuria una foto che rappresenta la spiritualità italiana nel mondo. Voglio raccontare e tramandare le nostre tradizioni alle future generazioni». E conclude, anticipando i prossimi obiettivi: «È in cantiere un progetto sugli antichi mestieri e le tradizioni popolari». Gli scatti del vincitore sono visionabili sul sito e sulla pagina Facebook.