La direttrice dell'Asp Giovanna Fidelio ha intimato alla società legata all'esponente del Pd di andare via dagli uffici dell'Ospedale Umberto I entro 60 giorni, perché rientrerebbero nel patrimonio indisponibile dell'Azienda sanitaria provinciale. Il provvedimento annulla il protocollo di intesa firmato nel 2014
Enna, nuova tegola per l’università di Crisafulli Asp chiede a Fondo Proserpina di lasciare i locali
Nuova tegola per la sede ennese della Facoltà di medicina dell’Università Dunarea de Jos di Galati. L’ente, legato tramite la società Fondo Proserpina Srl all’esponente del Pd Mirello Crisafulli, ha ricevuto dall’Azienda sanitaria provinciale di Enna l’ordine di lasciare i locali dell’Ospedale Umberto I entro 60 giorni.
A comunicare la direttiva a Crisafulli, che è amministratore di Fondo Prosperpina, è stata la direttrice generale dell’Asp Giovanna Fidelio, la quale ha anche trasmesso l’istanza agli assessorati regionali alla Salute e all’Istruzione, oltre che al rettore dell’Università Kore di Enna.
Gli uffici dell’Ospedale Umberto I erano stati messi a disposizione dell’università rumena grazie a una concessione stipulata l’anno scorso e sottoscritta dall’allora commissario straordinario dell’Asp.
Sulla vicenda, che nei giorni scorsi ha dato vita a numerose polemiche, si era espresso a fine settembre l’assessorato regionale alla Salute, ribadendo come «ogni determinazione in merito al protocollo di intesa» spettasse alla direzione dell’Asp. Direzione che oggi – dopo l’apertura di un procedimento amministrativo, volto ad appurare l’esistenza dei presupposti di carattere giuridico, igienico, ed organizzativo relativi alle attività – ha intimato all’università di lasciare i locali, poiché gli stessi rientrerebbero nel patrimonio indisponibile dell’Asp, impedendone la cessione per finalità diverse da quelle originarie.