E' già al lavoro la commissione formata dai sindacati degli inquilini catanesi e da unapposita rappresentanza comunale per stilare le graduatorie d'assegnazione di case popolari. Tra ritardi di dieci anni e domande da verificare nuovamente, i numeri non sono confortanti: solo 22 dei circa 200 richiedenti saranno soddisfatti
Emergenza casa a Catania Pochi alloggi per molti sfrattati
Circa 200 richieste per soli 22 alloggi da assegnare. La nuova commissione istituita dal Comune di Catania insieme con i sindacati inquilini Sicet, Sunia e Assocasa si è insediata da pochi giorni e i numeri sono già sconfortanti. Il tavolo tecnico ha lo scopo di stilare graduatorie legittime per le domande ad oggi pervenute da parte di sfrattati e di richiedenti che – pur non avendo ordinanze di sgombero a carico – si trovano in situazione di emergenza.
«Ci hanno comunicato che le domande dovrebbero essere circa 200, ma la cifra esatta si avrà solo quando si stilerà la lista ricavata dagli elenchi in possesso del Comune», spiega Giuseppe Conti, segretario del Sunia. Il sindacato chiede da tempo una commissione per normalizzare la situazione di emergenza in città. Fenomeno che si è andato aggravando per i ritardi dell’amministrazione comunale. Alcune delle domande inevase risalgono infatti a dieci anni fa.
Ma oggi la disponibilità è di soli 22 alloggi. Delle centinaia di richieste solo una piccola parte verrà quindi soddisfatta. Salvo intoppi, entro marzo 2012. «La palazzina che ospiterà i primi in graduatoria si trova in Viale Moncada 17-18 e deve essere ultimata», spiega Conti. Sette altri appartamenti delledificio a Librino, per cui il Sindaco ha già deliberato lassegnazione, saranno riservati ad altrettante famiglie che hanno ricevuto unordinanza di sgombero per pubblica incolumità.
A far allungare i tempi contribuisce anche la necessità di verificare che gli assegnatari abbiano mantenuto i requisiti, visti i molti anni trascorsi dal momento della presentazione della domanda. «È stato stabilito che le verifiche verranno fatte a posteriori. Una volta formata la lista si chiameranno gli assegnatari e si chiederà loro di fornire lapposita documentazione per accertare se hanno ancora diritto allalloggio», continua il segretario del Sunia.
Insomma, la graduatoria si farà tenendo conto di quanto dichiarato al momento delle domande e solo dopo si accerterà se gli assegnatari sono ancora idonei. Qualora non lo fossero si procederà con lo scorrimento. E se chi ha fatto domanda è, per esempio, in affitto, ma ha mantenuto la residenza nella casa dalla quale è stato sfrattato? Se le condizioni di chi risulta assegnatario sono rimaste immutate e quelle di un altro richiedente, fuori graduatoria in base ai dati vecchi di anni, peggiorate? «Questo è il gioco delle tre carte, dovremo tenere in conto questi rischi», risponde Conti.
Il segretario del sindacato inquilini legato alla CGIL avrebbe preferito che «l’accertamento venisse fatto prima della stesura della lista – ammette – Ma alla fine si è deciso di fare in altro modo». Le modalità operative e il lavoro del tavolo tecnico devono essere approvati dalla giunta comunale. «Nell’attesa che questa si riunisca però dice Conti non stiamo ad aspettare e andiamo avanti per velocizzare i processi». Il prossimo incontro è fissato per martedì 11. Per stilare le graduatorie verranno considerate le domande pervenute fino ad oggi. Quelle presentate dopo martedì verranno invece messe da parte e valutate in un secondo momento. Con la speranza che non si tratti di altri dieci anni.
[Foto di vedorosso]