Temperature a zero nei paesi dell’Etna Strade ghiacciate e disagi nelle case

Gelo da record in Sicilia e sull’Etna. Un evento di rara portata, eppure ampiamente preannunciato dai meteorologi. Tutto ciò ha finito per mettere a nudo, sulla scia di quanto già accaduto a gennaio 2016, tutti i limiti del sistema di gestione dell’emergenza neve non soltanto a ovest del vulcano, ma anche sui versanti nord e, in misura minore, sud. Le costanti sono sempre le stesse: poche risorse in termini di uomini e mezzi, Comuni alle strette e tante polemiche.

A Piano Provenzana, ieri, impianti di risalita chiusi per il vento che ha soffiato forte tanto in quota che sui centri pedemontani. La società Star, che gestisce la stazione sciistica in territorio di Linguaglossa, punta comunque a riavviare le attività già in mattinata, sempre meteo permettendo. La gran quantità di neve, unita al lavoro già compiuto nei giorni scorsi sulle piste, fa comunque ben sperare per il prolungarsi della stagione invernale.

Resta l’incognita della viabilità sulla la strada Mareneve, sia sul segmento Fornazzo-Rifugio Citelli-Piano Provenzana che su quello linguaglossese, il cui spazzamento rientra fra le competenze della Città metropolitana di Catania. «Encomiabile», secondo alcuni, il lavoro degli uomini alla guida dei veicoli spazzaneve che garantirebbe il transito con catene o gomme termiche. Veicoli che, tuttavia, sono sempre troppo pochi rispetto ai tanti chilometri di strade provinciali da liberare al più presto. Il risultato è che non solo la Mareneve ma anche i collegamenti a quote più basse restano per lungo tempo intransitabili o percorribili solo da fuoristrada. Al lavoro anche i mezzi spargisale sebbene, secondo qualcuno degli operatori di montagna, avrebbero potuto essere anticipate per scongiurare il rischio ghiaccio, sempre altissimo in quota ed alla base dei veri e propri blocchi di auto in panne registratisi fin da giovedì lungo la Mareneve.

Più a valle, estremamente precaria è la situazione a Castiglione di Sicilia e nelle frazioni e territori più periferici di Piedimonte, Milo, Sant’Alfio. Per tutta la giornata di ieri è rimasta impercorribile la Strada statale 120. Barricati in casa gli abitanti delle frazioni castiglionesi di Solicchiata, Passopisciaro, Rovittello, mentre nel centro capoluogo qualche veicolo è riuscito a muoversi. Il Comune è rimasto in costante contatto con Prefettura, Protezione civile regionale, ex Provincia e Anas ed infine, intorno alle 20, un mezzo spazzaneve è giunto in paese.

A Linguaglossa ha suscitato le proteste di numerosi cittadini il blocco della viabilità dovuto ad accumuli di neve superiori anche a 30 centimetri. L’amministrazione comunale è comunque riuscita a liberare un percorso di collegamento fra via Roma e l’ex ospedale San Rocco attraverso via Matteotti. Una donna, bloccata in casa, è stata condotta in dialisi grazie all’intervento del locale distaccamento Forestale.

Disagi anche a Presa e Vena, le frazioni collinari di Piedimonte, raggiunte tuttavia ieri in mattinata da un rapido passaggio di uno spazzaneve lungo la strada provinciale 68. Numerosi gli anziani soli cui gli stessi abitanti dei borghi hanno prestato assistenza, ma le difficoltà più grandi sono arrivate dalle tubature ghiacciate dell’acquedotto e private: in molte case e al Santuario di Vena la fornitura idrica è rimasta a lungo interrotta. Scenario simile a Milo e nella frazione Fornazzoniente acqua per alcune famiglie, auto in panne e notevoli accumuli – dove comunque gli spazzaneve sono intervenuti a più riprese grazie anche alla vicinanza della Mareneve. Alcuni fra esercizi commerciali e ristoranti riapriranno soltanto a viabilità ripristinata.

Proseguendo verso sud, nessun particolare criticità a Zafferana Etnea, dove però lungo la strada provinciale 92 per il rifugio Sapienza si transita soltanto muniti di catene. Sempre la Sp 92, nel tratto in territorio di Nicolosi, è rimasta chiusa al traffico, dal bivio San Leo, per tutta la giornata di ieri a causa della bufera in atto con forti raffiche di vento. I mezzi spazzaneve sono rimasti costantemente in azione, ma le raffiche hanno comunque colmato di neve il piazzale di Etna sud. Pochi ostacoli, comunque, per il transito degli operatori e di chi ha dovuto lasciare la stazione turistica. All’opera anche i volontari della Protezione civile comunale e, fino a ieri sera, i mezzi spargisale in paese, dove i blocchi della viabilità si sono registrati perlopiù all’inizio delle nevicate.


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