La doccia fredda è arrivata dalla francia. I partiti tradizionali italiani sono tramortiti. Mentre ancora pensano di potere prendere per i fondelli i cittadini, con la strenua quanto inutile difesa di una unione europea che ormai risponde solo alle banche e alla finanza, i francesi mandano a dire che la gente non è stupida.
Elezioni in Francia: schiaffo all’Europa delle banche
La doccia fredda è arrivata dalla Francia. I partiti tradizionali italiani sono tramortiti. Mentre ancora pensano di potere prendere per i fondelli i cittadini, con la strenua quanto inutile difesa di una Unione europea che ormai risponde solo alle banche e alla finanza, i francesi mandano a dire che la gente non è stupida.
Il trionfo di Marine Le Pen alle amministrative, infatti, è un chiaro messaggio all’Europa, al di là di tentativo di sminuire la portata del risultato.
Il Fronte nazionale dilaga nel sud, conquista il primo posto in città impreviste. Per la sinistra di Francois Hollande, che temeva di essere «punita» dagli elettori, la disfatta è totale. Da Parigi e Marsiglia, le due principali città di Francia, quelle in cui lelezione del sindaco è più emblematica, la disfatta assume dimensioni disastrose per la gauche: nella capitale, la favoritissima Anne Hidalgo è ora costretta ad un ballottaggio difficile contro la candidata UMP, Nathalie Kosciusko-Morizet: la seconda ha un punto percentuale di vantaggio, ma la socialista vince nei due arrondissement chiave della capitale. Molto peggio per la gauche va a Marsiglia, dove Patrick Mennucci, il socialista che voleva scalzare il sindaco UMP Jean-Claude Gaudin, finisce al terzo posto, a vantaggio del candidato del Fronte nazionale.
Marine Le Pen, è raggiante: E una vittoria straordinaria ha detto oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e destra UMP? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. Luno e laltro fanno la stessa politica, le stesse cose.
In Italia, i partiti tradizionali, tremano. Temono che l’onda arriva in Italia, con le prossime europee:
“La vittoria di Madame Le Pen è un segnale per lEuropa, un sasso lanciato contro le politiche di Bruxelles, – dice su twitter Roberto Speranza, capogruppo Pd alla Camera- una chiamata alle armi per tutti i nemici di euro, globalizzazione, austerità e di tutto ciò che in Francia come in Italia passa per il rigore della signora Merkel al quale sia Hollande sia i nostri capi di governo appaiono del tutto subalterni.
Dalla Francia arriva un pericoloso avviso. Dobbiamo invertire la rotta in Europa per vincere i populismi e riaffermare i valori democratici”.
Per il Presidente dell’Udc, Gianpiero D’Alia, “l’affermazione del Front national di Marine Le Pen alle elezioni francesi e’ una sveglia che suona appena in tempo per i Popolari italiani ed europei. Alle elezioni comunitarie di maggio tirera’ la stessa aria: chi crede nei valori del Ppe deve ritrovarsi unito in un’offerta politica coerente e innovativa o si rischia che populismo e retorica anti-euro, mischiati all’astensionismo, cambino nel modo peggiore i connotati all’Europa”.
“Un ammonimento per Renzi” e’ in questa logica che va interpretato secondo Nichi Vendola il voto in Francia, “credo che il voto francese sia emblematico delle conseguenze elettorali che si hanno quando la sinistra di governo applica ricette tipicamente di destra, quando chi viene eletto nel nome del cambiamento e sulla base di una grande speranza popolare come e’ accaduto a Hollande, quando quindi uno eletto per fare cose di sinistra fa cose di destra, obbedendo agli ambienti tecnocratici di Bruxelles. Quando si immagina che la crisi bisogna combatterla infliggendo ferite al welfare, allo stato sociale, ai diritti dei cittadini”.
Per la responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini, “i risultati delle elezioni amministrative in Francia, offrono una serie di spunti di riflessione e suonano la fine della ricreazione per i socialisti, anche a livello europeo. Se da un lato, infatti, si registra l’affermazione del Front National di Le Pen, dall’altro la gauche arretra su tutta la linea, e in particolare a Parigi. In vista delle prossime elezioni europee, la tornata elettorale francese suggerisce al Pse un po’ meno tracotanza”.
Più esplicita Giorgia Meloni: “Con il successo di Marine Le Pen il popolo francese chiede riscatto dai burocrati dell’Ue e della Bce e dice basta alla gabbia dell’Euro” afferma la presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale.