Elezioni comunali ’18, ecco gli aspiranti assessori Gli sportivi, l’attrice, il magistrato e l’imprenditore

I supertecnici, gli imprenditori, gli sportivi, l’artista, la società civile. A guardare gli elenchi degli assessori designati, consegnati questa mattina assieme alle liste dei candidati a Consiglio e municipalità, le novità – in effetti – vengono solo dagli outsider. Se i nomi selezionati da Riccardo Pellegrino, Giovanni Grasso ed Emiliano Abramo lasciano sorpresi, lo stesso non può dirsi per i futuri eventuali assessori selezionati dal sindaco uscente Enzo Bianco e dall’aspirante primo cittadino Salvo Pogliese. Le scelte dei due, i veri politici di lungo corso della partita, sembrano quasi perfettamente sovrapponibili. Così entrambi schierano atleti ormai fuori dai campi sportivi e consiglieri comunali uscenti. Con Pogliese ci sono poi due professionisti, non proprio di primo pelo in campo politico. Mentre Bianco opta per due giovani imprenditori, pure loro però non del tutto estranei ai rapporti con l’amministrazione.

Enzo Bianco: Orazio Arancio, Antonio Mannino, Gianluca Costanzo, Ersilia Saverino
Orazio Arancio è stato nominato, dopo la dipartita dell’assessora Valentina Scialfa (transfuga della giunta di Bianco), consulente allo Sport. Catanese di 50 anni, ex giocatore professionista e allenatore di rugby, componente del comitato nazionale del Coni per il quarto mandato consecutivo e presidente regionale della Federazione italiana rugby (Fir). Antonio Mannino (42 anni) invece, può essere associato più che allo sport ai fumetti: è l’ideatore della fortunata rassegna Etna comics, un successo non solo culturale ma anche economico. L’affinità con Palazzo degli elefanti, confermata da questa nomina, era nota da tempo: non solo per via del patrocinio – concesso a titolo gratuito – alla manifestazione, ma anche perché i proventi dell’usuale asta di beneficenza di Etna comics, nel 2017, sono stati devoluti al progetto di riqualificazione del playground di piazza Nettuno, nella zona del lungomare, una di quelle su cui l’amministrazione Bianco ha tenuto più a lungo alta l’attenzione.

Diverso è il profilo di Gianluca Costanzo. Imprenditore 31enne, catanese, laureato alla Link campus university del litorale della Playa di Catania, noto alle cronache per essere il gestore del Sal, Spazio avanzamento lavori, locale nella zona della Stazione centrale di Catania. Costanzo è anche amministratore delegato della Cogiatech srl, impresa che si occupa di efficienza energetica. A 18 anni è entrato in Confindustria giovani, strada simile a quella del più noto zio: Mimmo Costanzo, patron del colosso delle costruzioni Tecnis, ditta appaltatrice – tra le altre cose – di parecchi dei lavori più importanti per il capoluogo etneo: dalla metropolitana all’ospedale San Marco di Librino. Tutt’altra caratura, invece, è quella di Ersilia Saverino: dopo cinque anni in aula, la consigliera – che è anche capolista di Primavera per Catania – vanta una professionalità variegata: attrice professionista, dipendente dell’Agenzia delle entrate ed ex vicepresidente del Teatro Stabile di Catania. Adesso il suo nome, forte anche degli anni in cui a Palazzo degli elefanti non ha fatto mancare il suo supporto all’amministrazione, si candida a essere quello di una posizione in giunta. Allungando il lungo elenco di esponenti politici che dagli scranni del senato cittadino saltano dall’altra parte della barricata.

Salvo Pogliese: Sergio Parisi, Roberto Bonaccorsi, Fabio Cantarella, Ludovico Balsamo
Dal rugby al nuoto, un tuffo non da poco. Sergio Parisi è ex assessore allo Sport nella legislatura di Raffaele Stancanelli, nonché presidente regionale della Federazione italiana nuoto e vice presidente vicario del Coni Sicilia. Da dicembre 2017 è presidente dell’Auto yachting club. Un curriculum fatto di attività sportive incrociate con la politica, che non hanno risparmiato le contestazioni al sindaco Enzo Bianco. Soprattutto sul tema della manutenzione degli impianti sportivi comunali. Altro grande ritorno è quello di Roberto Bonaccorsi – ripostese, classe 1958, commercialista – nel capoluogo etneo è conosciuto per essere stato l’assessore al Bilancio che, sotto Raffaele Stancanelli, ha scritto il piano di riequilibrio del Comune di Catania. Successivamente è stato sindaco di Giarre, dimissionario nel 2016 dopo la scontro con il gruppo di Articolo 4 al Consiglio comunale. Era finito coinvolto in un’inchiesta per falso ideologico e falsificazione dei bilanci comunali per il periodo in cui era stato titolare del Bilancio di Catania, con Stancanelli sindaco. Sono stati prosciolti entrambi con formula piena, «perché il fatto non sussiste».

Fabio Cantarella, invece, è stato tra i primi ad aderire con convinzione al progetto di Noi con Salvini in Sicilia. Avvocato di Mascalucia e vicesindaco del suo Comune, è anche assessore designato del candidato sindaco del suo paese Vincenzo Magra. Alle scorse Politiche ha mancato per un pelo l’elezione alla Camera dei deputati, rimanendo fuori per una manciata di voti. Il quarto assessore designato, infine, è Ludovico Balsamo, consigliere comunale uscente. Ѐ il nome voluto da Manlio Messina, leader di Fratelli d’Italia all’ombra dell’Etna. Del resto, i due avevano portato il partito della Meloni fra gli scranni di Palazzo degli elefanti. Balsamo è stato presidente della commissione Attività produttive del Consiglio comunale, negli ultimi cinque anni di esperienza consiliare.

Emiliano Abramo: Giulio Toscano, Massimo Ferrante, Maria Luisa Gambina, Lorenzo Moncada Paternò Castello
Profili del tutto diversi quelli selezionati da Emiliano Abramo. Giulio Toscano è magistrato in pensione della procura di Catania, volto attivo di numerose manifestazioni e incontri della sinistra catanese. Massimo Ferrante, invece, è un giovane avvocato catanese, presidente e fondatore dell’associazione Difesa e giustizia e ideatore della campagna #ituoidiritticontano. Maria Luisa Gambina, la terza degli assessori designati, non è nuova a esperienze politiche: candidata al Consiglio nel 2013 con il Movimento 5 stelle, era stata tra le vittime del flop pentastellato firmato dalla candidata sindaca Lidia Adorno. È ingegnera elettronica e alle scorse Politiche era candidata nel collegio uninominale di Acireale e nel plurinominale della Sicilia orientale con la Lista del popolo per la Costituzione, il progetto patrocinato dall’ex magistrato Antonio Ingroia. In ultimo c’è il nome espresso dai residenti del centro storico: Lorenzo Moncada Paternò Castello, un nome altisonante per un passato che risale indietro di secoli. È il proprietario di una parte di Palazzo Biscari.

Giovanni Grasso: Matilde Montaudo, Gianfranco Caudullo, Guido Ciravolo, Loredana Mazza
Giovanni Grasso lo ha detto pochi giorni dopo avere vinto – con un solo voto di distacco nella consultazione fra iscritti – su Matilde Montaudo: l’avvocata catanese sarebbe stata la sua vicesindaca, anche per scongiurare una spaccatura nel Movimento 5 stelle che al capoluogo etneo avrebbe fatto parecchio male. E così è stato. È lei la prima componente della giunta designata dal maestro d’orchestra in caso di una sua elezione a Palazzo degli elefanti. Segue l’ingegnere Gianfranco Caudullo, progettista e direttore dei lavori del Cable park di Acireale, a cui potrebbe andare la poltrona di chi si occupa di Urbanistica. Guido Ciraolo, invece, è economista. Di lui, per la verità, le informazioni sono poche e difficili da trovare: sarà designato alle Partecipate. Infine Loredana Mazza, avvocata ed esperta di violenza di genere, è presidente del centro antiviolenza Galatea e, nel suo curriculum, c’è anche una passata candidatura a consigliera di circoscrizione nella zona di Ognina-Picanello. Nell’ormai lontano 2013 la lista era quella che portava il nome di Maurizio Caserta.

Riccardo Pellegrino: Giacomo Dugo, Enrico La Delfa, Settimo Daniele Rizzo, Fabio Ursino
I possibili assessori indicati dal più controverso dei candidati, Riccardo Pellegrino, hanno caratteristiche molto diverse tra loro. Giacomo Dugo, 68 anni, professore ordinario di Chimica degli alimenti all’università di Messina, candidato rettore dell’ateneo peloritano contro Pietro Navarra nel lontano 2013. Enrico La Delfa, 63 anni, è invece Psichiatra e criminologo e lavora all’Asp 3 di Catania. Si è occupato di una serie di eventi, proprio per l’Azienda sanitaria provinciale, sul tema della salute mentale. Settimo Daniele Rizzo, 42 anni, è avvocato tributarista. Mentre Fabio Ursino, 31 anni, è consulente finanziario: il più giovane tra gli assessori designati in questa tornata elettorale, amico di vecchia data del candidato sindaco Pellegrino, e suo collaboratore nell’ambito di un progetto avviato con il Caf Fenapi Pellegrino, nel centro di Catania.


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