Il candidato di forzisti e maggioranza si aggiunge all'elenco di aspiranti sindaci. Lista che conta anche Manuela Scarvaglieri del M5s e i civici Chiara Longo, Angelo D'Agate e Nicola Monteleone. Il deputato Udc Giovanni Bulla e l'ex sindaco non trovano la quadra, mentre l'area di Luca Sammartino potrebbe sorprendere
Elezioni Adrano, Di Primo è il nome di FI e Ferrante I dubbi di Mancuso e la reunion del centrosinistra
La sensazione, soprattutto fra gli addetti ai lavori, è che anche l’ultimo minuto prima della presentazione delle liste sarà buono per sparigliare il campo. Questo perché ad Adrano solo uno dei principali schieramenti in campo, l’area della riorganizzata Forza Italia e della maggioranza uscente del sindaco Pippo Ferrante, ha chiuso la partita sul candidato sindaco per le imminenti Amministrative. Cioè Aldo Di Primo, l’ex assessore legato all’aspirante primo cittadino di Catania Salvo Pogliese e al già sindaco di Biancavilla Mario Cantarella. Il suo nome era tra i favoriti e la nomina di marzo a commissario cittadino di FI in coabitazione con l’assessore uscente Paolo Politi, uomo di Marco Falcone, era stato segnale chiaro su quanto la strada fosse per lui in discesa. L’architetto ricompatta così parte della maggioranza uscente – Ferrante, tanto caro a Pino Firrarello e non più ricandidabile, patrocinerà il contenitore Adrano attiva – recuperando pure la lista Azione civica di Salvo Sidoti e il presidente del consiglio Alessandro Zignale.
La quadra trovata dai forzisti sembra adesso poter prescindere dalle inquietudini dei gruppi che guardano al deputato Pd Luca Sammartino, Generazione Adrano 2.0 e Obiettivo Adrano. Il flirt con la maggioranza di Ferrante al momento non ha avuto seguito, mentre Salvatore Monciino avrebbe ormai perso i ranghi di papabile candidato dell’area. L’accantonamento, parallelo al farsi avanti del nome del consigliere uscente Giorgio Sampieri, pare utile soprattutto ad aprire il dialogo con il fronte civico della lista Symmachia. Il gruppo, nel 2013 schierato con Angela Anzalone, ha presentato altri due simboli, Primavera di Adrano e Patto per Adrano, buoni a sancire l’alleanza con i tronconi del Pd locale vicini al deputato Anthony Barbagallo e all’ala laburista-Cgil. La convergenza di sammartiniani e area Symmachia riunificherebbe di fatto, anche se in chiave civica, il centrosinistra, rendendolo competitivo rispetto allo storico scontro fra la maggioranza uscente e l’area dell’ex sindaco Fabio Mancuso.
Da quest’ultimo gruppo centrista, dopo l’attivismo dei mesi scorsi legato al contenitore Muovi Adrano, non viene fuori alcuna chiara indicazione. Non sembrano più all’ordine del giorno né la svolta giovane con Sergio Piscione né le nomination dell’ex consigliere provinciale Carmelo Pellegriti e dell’avvocato Francesco Messina. Anche perché l’alleato più importante di Mancuso, il deputato regionale Udc Giovanni Bulla, vorrebbe invece lanciare uno degli assessori della prima giunta Mancuso: Alfio Sciacca, dipendente di Eris formazione. A giorni i nodi dovrebbero sciogliersi.
Fuori dai poli dei maggiorenti, ha rotto gli indugi Chiara Longo, docente e moglie di Nino Caldarella, ex candidato consigliere del sindaco Ferrante, dichiarandosi candidata sindaca della lista Comunità in comune Adrano. Voti che potrebbero pesare in ottica del probabilissimo ballottaggio, così come quelli di un altro aspirante sindaco non allineato, l’ex sindaco Angelo D’Agate, uomo dell’ex deputato Pd Giovanni Burtone. Mentre comunque D’Agate segue le manovre nel centrosinistra, non sembra ad oggi guardare ad alleanze un quarto candidato, il consigliere uscente Nicola Monteleone, in attesa di avere l’ok a presentare il simbolo di Fratelli d’Italia. Già da settimane, poi, è ufficiale la scelta di Manuela Scarvaglieri da parte del Movimento 5 stelle, e potrebbe infine sorprendere anche Nicola Savoca, ex giornalista di Telecolor e addetto stampa comunale ad Adrano, che starebbe valutando una propria candidatura, civica, a sindaco.