Elezioni, a Ragusa vince il grillino Piccitto

Il risultato è clamoroso: a Ragusa, nel ballottaggio, l’esponente del Movimento 5 Stelle, Federico Piccitto, avrebbe quasi doppiato il candidato del centrosinistra, Giovanni Cosentini, sostenuto dal Pd, dal Megafono e da ‘pezzi’ del Pdl.

Che qualcosa era nell’aria, nella città Iblea, lo si capiva già da qualche giorno. Intanto i malumori interni al Pd, Partito che mal sopporta la presenza del Megafono come soggetto politico autonomo. Poi le divisioni interne allo stesso Partito democratico. A Ragusa, per essere chiari, a tanti, tantissimi militanti della sinistra – con tessera del Pd in tasca – non è andata a genio la candidatura di Cosentini e non è andata a genio la linea politica del Partito, dalla periferia al centro.

Insomma, da parte di molti dirigenti dello stesso Pd di Ragusa, una contestazione a trecentosessanta gradi alla linea del segretario regionale, Giuseppe Lupo, e alle scelte del Partito fatte a Ragusa e alla Regione.

A non tollerare più la linea del Pd siciliano – dalla Regione ai Comuni – sono anche i giovani (ma, come accennato, non solo i giovani). Una dirigente del movimento giovanile del Pd di Ragusa, Valentina Spata, in un’intervista al Fatto quotidiano, ha affermato – in tempi non sospetti, cioè prima dell’apertura delle urne – di aver votato per il candidato del Movimento 5 Stelle. Come lei, a quanto pare – carta canta, nel senso che a parlare è il 70 per cento dei consensi racconti dal grillino Federico Piccitto – hanno votato tanti altri giovani del Pd, stanchi dei dicktat di una dirigenza regionale del Pd screditata e trasformista.

Sta succedendo quello che il nostro giornale ha scritto due settimane fa commentando i risultati elettorali. Davanti all’indubbia vittoria dei candidati del centrosinistra, tutti gli esponenti di quest’area politica ‘festeggiavano’. Noi, leggendo un po’ più attentamente i risultati elettorali del primo turno delle elezioni comunali abbiamo notato e segnalato che per il Pd il risultato era tutt’altro che esaltante. E abbiamo anche aggiunto che i problemi di linea politica che hanno portato questo Partito a perdere, in Sicilia, 200 mila voti circa alle elezioni regionali dello scorso ottobre (ovviamente, rispetto alle regionali del 2008) e a perdere 250 voti alle elezioni politiche di qualche mese fa erano ancora tutti non risolti.

I risultati elettorali del ballottaggio di Ragusa – che, lo ripetiamo – sono clamorosi – consegnano un Pd profondamente diviso. Un Partito che, per il 70 per cento e forse più, si è rifiutato di seguire le indicazioni della segreteria regionale.

La verità è che tanti militanti e dirigenti del Pd di Ragusa non hanno mai considerato, sin dal primo momento, Giovanni Cosentini quale candidato del centrosinistra. In effetti, la storia di Cosentini non parla la lingua della sinistra. Si tratta di un personaggio che ha un passato cuffariano. E che è stato il vice Sindaco di Nello Di Pasquale, eletto per ben due volte primo cittadino di Ragusa nel centrodestra.

Certo, Nello Di Pasquale è uno dei protagonisti della ‘Rivoluzione trasformista’ del presidente della Regione, Rosario crocetta. Nel senso che Di Pasquale, per mere scelte di potere, ha cambiato casacca, passando dal centrodestra al Megafono. Di Pasquale, Pd e Megafono, con una prova di forza degna di miglior causa, hanno candidato Cosentini, ‘trasformandolo’, o quanto meno provando a trasformarlo in un uomo di centrosinistra.

Ma la base della sinistra di Ragusa ha reagito e, in massa, al ballottaggio, ha votato per il candidato del Movimento 5 Stelle.

Mentre scriviamo la sinistra di Ragusa che si è ribellata ai vari Lupo, Cracolici, Lumia, Crocetta e via continuando con il ciarpame della sinistra siciliana, o presenta tale, festeggiano al canto di “Bella ciao”.

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A Siracusa vince Garozzo (con i voti di Pippo Gianni)

 


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