A causa di un errore nella perimetrazione è stato necessario ristampare i tagliandi elettorali per due collegi. Sono duecento i seggi interessati. La Prefettura rassicura, ma è polemica tra i cittadini che hanno trovato le porte degli istituti chiuse
Elezioni, a Palermo slitta l’apertura dei seggi Schede arrivate in ritardo, proteste tra i votanti
La giornata elettorale inizia sull’onda della confusione a Palermo, dove alcuni seggi sono rimasti chiusi anche a due ore dall’inizio delle operazioni di voto. Il disagio, a quanto pare, è da imputarsi alla distribuzione delle nuove schede elettorali, arrivate in ritardo a causa di un errore che ne ha richiesto la ristampa e di conseguenza facendo slittare le operazioni di timbratura da parte dei presidenti di seggio.
«Le schede elettorali ristampate nella notte a Palermo a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi Palermo 1 e Palermo 2 sono state distribuite in tutte le 200 sezioni interessate». Ha rassicurato la Prefettura, dopo un riscontro effettuato con il Comune. Tanti i seggi colpiti dai ritardi: dall’istituto comprensivo Uditore Setti Carraro alla scuola Ignazio Buttitta di via Cimabue. Nella Karol Wojtyla di via dell’Arsenale, le attese si sono protratte per oltre due ore. Disguidi anche all’Alberico Gentili, in via Francesco Lo Jacono, dove un presidente di seggio ha chiamato i carabinieri.
«Non ci fanno votare – dice un elettore in attesa – Dicono che si stanno riunendo i presidenti dei seggi. Ma mi sembra una procedura anomala. Nessuno ci ha informato che non c’erano le schede». Gli fa eco un altro cittadino: «È scandaloso che a quasi due ore dall’apertura delle sezioni elettorali in tutta Italia, a Palermo vi siano alcune persone ancora fuori dai seggi».
Attorno alle dieci è stato possibile votare regolarmente in tutti i seggi cittadini, anche se non sono mancate le polemiche da parte degli esponenti delle varie forze politiche e degli elettori, bloccati in lunghe code create dai ritardi.