Identità, sportiva e territoriale, consapevolezza del proprio ruolo e ambizioni sempre alte. L’Ekipe Orizzonte si è presentato ieri alla stampa ed alla città allo Yachting club di Catania con la voglia di chi non vuole abdicare dal proprio ruolo di società guida della pallanuoto femminile nazionale, non solo con i successi della squadra maggiore, ma […]
Ekipe Orizzonte ai nastri di partenza della Serie A1, Miceli: «Il nostro Dna ci impone di lottare per ogni competizione»
Identità, sportiva e territoriale, consapevolezza del proprio ruolo e ambizioni sempre alte. L’Ekipe Orizzonte si è presentato ieri alla stampa ed alla città allo Yachting club di Catania con la voglia di chi non vuole abdicare dal proprio ruolo di società guida della pallanuoto femminile nazionale, non solo con i successi della squadra maggiore, ma anche con quelli di un settore giovanile sempre più florido.
Un progetto sportivo che eredita il proprio DNA vincente dalle due guide, societarie e tecniche, Martina Miceli e Tania Di Mario, veri e propri propulsori del club. «Quest’anno abbiamo perso qualche pedina importante, ma l’abbiamo rimpiazzata con criterio e oculatezza. La squadra non ha perso nulla. – spiega Martina Miceli – Gli avversari hanno cambiato pure, specie in Italia. In Europa ci sono ancora due o tre squadre, sulla carta, superiori. Ma noi siamo l’Orizzonte ed è nel nostro Dna lottare per ogni traguardo».
La coach etnea, poi, sottolinea l’importanza dell’imminente ritorno delle rossazzurre nelle acque della piscina di Nesima, dopo le ultime stagioni trascorse alla “Scuderi” di via Zurria: «La piscina di Zurria è la culla della pallanuoto catanese. Vincere la uno scudetto, nel ricordo di Francesco Scuderi, è stato esaltante. Ma è anche una piscina che non si presta al palcoscenico europeo. Inoltre i ricordi degli scudetti e delle Coppe Campioni vinti a Nesima hanno un sapore particolare nella nostra storia e siamo contentissime di tornare li»
La presidente rossazzurra, Tania Di Mario, aggiunge: «Le nostre ambizioni devono essere sempre di un certo livello. Sono grata, ed è un onore, poter puntare sempre al meglio. Mi piace pensare che riusciamo anche a crescere delle atlete che si affermano in campo nazionale e internazionale. Creiamo un futuro migliore per queste ragazze, spero che amino la pallanuoto la metà di quanto l’abbiamo amata noi ».
Diverse le novità nel roster etneo, che ha dovuto salutare Giulia Emmolo ed Elena Vukovic. Assenze colmate non solo dal mercato ma anche dalla promozione in prima squadra di alcune giovani della cantera curata da Renato Caruso. Un roster giovane, ma competitivo, che riparte dalle certezze Halligan, Viacava, Marletta e capitan Valeria Palmieri, che spiega: «Le giovani già presenti lo scorso anno hanno una stagione d’esperienza in più. Ormai sono diventate “grandi” anche loro. Vogliamo riconfermarci, ma non è semplice ne scontato. In Coppa Italia abbiamo visto che ci sono cose da migliorare, ma la stagione è lunghissima e avremo modo di farlo».
Presente all’appuntamento anche il presidente regionale FIN, Sergio Parisi: «L’Orizzonte ha messo la freccia, negli ultimi anni, a partire dallo scudetto del 2019, conquistato alla piscina della Plaia, palcoscenico straordinario, e che poi si è ripetuta nelle due stagioni seguenti. – commenta il presidente regionale FIN, Sergio Parisi – Merito a tutto il gruppo. A queste vittorie sono seguite anche quelle del settore giovanile, con Under 20 e 16 e l’argento nell’Under 18. Significa che la società lavora con forza e competenza. Martina è il miglior tecnico che abbiamo in Italia, in ambito pallanotistico. Sono certo che qualcuno la starà attenzionando per il grande lavoro che ha fatto».
L’avventura stagionale dell’Ekipe Orizzonte è già iniziata con la qualificazione alle finali di Coppa Italia, la scorsa settimana. Le etnee torneranno in vasca domani alla “Scuderi” di via Zurria per il primo match di A1 con la Rari Nantes Florentia. Fischio d’inizio fissato alle 17:00, diretta sulla pagina Facebook del club rossazzurro e su Sestarete, canale 81 del digitale terrestre.