Per i giudici è un provvedimento «utile» e «ragionevole», «bilanciato» tra gli interessi dei ricorrenti, ossia commercianti e residenti, e quelli «connessi alla tutela dell’ambiente e della salute» mentre i danni economici subiti dai commercianti «non possono ritenersi un pregiudizio grave e irreparabile»
Ecco perché il Tar ha bocciato i ricorsi anti-Ztl Esulta Orlando: «Conferma bontà della scelta»
Un provvedimento «utile» e «ragionevole», «bilanciato» tra gli interessi dei ricorrenti, ossia commercianti e residenti, e quelli «connessi alla tutela dell’ambiente e della salute». Tale è per i giudici del Tar la seconda versione della Ztl elaborata dall’amministrazione Orlando, che stamattina, affiancata dall’Amat, ha vinto la (ultima?) battaglia legale per il provvedimento antismog. Secondo il presidente estensore Solveig Cogliani e i consiglieri Nicola Maisano e Maria Cappellano i danni economici subiti dai commercianti «non possono ritenersi un pregiudizio grave e irreparabile», tale da sospendere la Ztl in attesa del giudizio di merito.
Per i giudici la Ztl bis «appare corredata da idonee motivazioni», anche in conformità alle indicazioni del Consiglio di Giustizia Amministrativa, che pur annullando la prima bocciatura del Tar ad aprile, aveva ordinato alcuni correttivi: l’area interdetta al traffico è stata ridimensionata e sono state modificate le modalità di rilascio dei pass scoraggiando gli ingressi giornalieri con un ticket più caro, non di due euro e cinquanta centesimi ma di cinque euro. Da via Butera sottolineano inoltre che il Comune ha effettivamente potenziato il sistema di trasporto pubblico acquistando altri autobus e ha istituito alcuni parcheggi di supporto lungo il perimetro della Ztl.
Assume «particolare rilievo il risultato dell’indagine sugli agenti inquinanti, per i quali si è calcolata la riduzione dei livelli di concentrazione»: secondo i dati diffusi dal Comune, i livelli di traffico e smog sono diminuiti dal 30 al 50 per cento. Inoltre «le misure assunte risultano sottoposte a continuo monitoraggio da parte del gruppo tecnico di lavoro, istituito proprio al fine della valutazione dell’efficacia delle decisioni adottate e della salvaguardia degli interessi coinvolti». Insomma, tutt’altri toni e una differenza di giudizio eclatante rispetto all’ordinanza del Tar dello scorso aprile, quando invece la giunta Orlando venne severamente bacchettata: alcuni sforzi per migliorare il trasporto pubblico sono stati effettivamente compiuti anche se il servizio offerto dall’Amat resta deficitario ed è vero che questa Ztl è più piccola e che anche le tariffe sono cambiate.
«Il Tar ha apprezzato l’impegno e il lavoro istruttorio dell’amministrazione comunale – commenta il sindaco Leoluca Orlando – per aver salvaguardato il diritto alla salute trovando al tempo stesso un punto di equilibrio con la vita della città. Condannando i ricorrenti anche alle spese legali (1.500 euro, ndr), credo che il Tar abbia confermato la bontà della nostra scelta. Ho trasmesso un encomio ai dipendenti dell’amministrazione comunale per il lavoro fatto. Resta la convinzione che a Palermo debba realizzarsi un cambiamento culturale, ormai è evidente a tutti».