La fotografia dei dati analizzati dal Sole24ore vede i territori dell'Isola in fondo a molte delle classifiche elaborate su 42 indicatori suddivisi in sei macro-aree: Agrigento è la più povera, Catania la più giovane e bene Agrigento per parità di genere nelle retribuzioni
È Ragusa la provincia più vivibile, a Enna maglia nera Molti gli ultimi posti occupati da capoluoghi siciliani
Ragusa, col suo 73esimo posto (+7 rispetto allo scorso anno), è la provincia siciliana con la migliore vivibilità. La peggiore è invece Enna che si ferma in 102esima posizione, scivolando di 18 caselle rispetto all’anno precedente. Sono questi i dati elaborati dall’indagine del Sole24ore che, per il 29esimo anno consecutivo, analizza la fotografia delle città italiane scegliendo di inquadrare la questione del benessere tramite 42 indicatori (riferiti all’ultimo anno trascorso) suddivisi in sei macro-aree: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.
Capitale della finanza e dello shopping, Milano quest’anno ha anche la corona di provincia più vivibile. Ultimo posto nazionale va invece a Vibo Valentia (Calabria). Sull’Isola tra la prima in graduatoria e il fanalino di coda, figurano Siracusa (82), Catania (84), Palermo (87), Trapani (89), Agrigento (93), Messina (96) e Caltanissetta (100). Le province che scendono in classifica rispetto allo scorso anno, oltre a Enna, sono Caltanissetta (-8) e Messina (-7). Salgono Agrigento (+3) Trapani (+10), Palermo (+10), Catania (+9), Siracusa (+6) e Ragusa (+7).
Sono molte le maglie nere attribuite alla nove province siciliane nei diversi settori presi in esame per comporre la classifica. Le ultime posizioni sono quasi tutte occupate dei capoluoghi nostrani per ricchezza e consumi: la provincia più povera è quella di Agrigento (106), seguita da Messina (105), Ragusa (104), Palermo (103), Caltanissetta (102), Enna (100), Trapani (99) e Siracusa (98), va un po’ meglio solo alla città etnea che si stanzia all’86esimo posto. Agrigento è ultima, infatti, per Pil pro capite, più sopra si trovano Caltanissetta, Trapani ed Enna che restano comunque in fondo alla classifica. Enna si ferma all’ultimo posto per consumi (seguita da Agrigento e Caltanissetta) e per spese pro capite in viaggi e turismo. A spendere poco in viaggi e gite sono anche gli abitanti di Caltanissetta (106), Ragusa (104), Messina (102) e Trapani (101).
Dolente la nota della macro-area affari e lavoro. Penultima posizione nazionale per Caltanissetta, seguita da Enna (101), Trapani (99), Palermo (91), Agrigento (90), Messina (89), Catania (80), Ragusa (73) Siracusa (51). Palermo e Caltanissetta, in particolare, si fermano in fondo alla graduatoria per il tasso di occupazione. Va peggio per il tasso di disoccupazione giovanile: Enna è la terzultima provincia a livello nazionale, seguita da Palermo (103), Agrigento (101), Messina (100), Siracusa (97), e a salire Caltanissetta, Catania e Trapani. Unica nota positiva della categoria lavorativa sono la seconda posizione di Agrigento e la quinta di Enna per la percentuale di gap tra le retribuzioni medie di uomini e donne.
A far scalare la classifica al capoluogo ibleo è la categoria ambiente e servizi. La prima città siciliana che si incontra scorrendo la graduatoria è Ragusa al 26esimo posto. Per la successiva bisogna attendere fino alla posizione 74 con Trapani, poi Enna al 77esimo, Messina all’81esimo, Palermo all’84esimo, Catania all’89esimo, Agrigento al 90esimo, Caltanissetta al 91esimo e, infine, Siracusa al 94esimo. Ragusa è però prima della graduatoria nazionale per il rischio idrogeologico, categoria in cui al terzo posto si trova Enna, seguita poi da Caltanissetta, Agrigento e Trapani. In fondo alla classifica per quanto riguarda la speranza di vita media alla nascita ci sono Caltanissetta (105) e Agrigento (104).
Per demografia e società la migliore provincia dell’isola è Palermo (35), seguita da Catania (36) e Ragusa (41). A scendere si incontra poi Siracusa (51), Trapani (79), Agrigento (82), Messina (92), Caltanissetta (95) e, infine, Enna (104). Catania è la seconda città metropolitana più giovane d’Italia (viene, infatti, solo dopo Napoli) ma è la quarta per indice di vecchiaia. Il capoluogo etneo, però, è anche ultimo in classifica per i settori di giustizia e sicurezza: è infatti al posto 105 per furti di autovettura. Non fanno bene nemmeno Siracusa (96), Messina (95), Palermo (94) e Ragusa (90), un po’ più in alto in graduatoria ci sono Caltanissetta (69), Trapani (47), Enna (41) e Agrigento (39).
Nello specifico, Messina si ferma al terzultimo posto nazionale per la durata media dei processi, categoria in cui fanno male pure Ragusa (99) e Catania (98). Per scippi e borseggi Enna è quarta in Italia e decima per rapine. Anche per cultura e tempo libero alle province siciliane sono riservati posti oltre la metà della classifica nazionale: Enna (107), Agrigento (95), Siracusa (85), Caltanissetta (83), Trapani (81), Palermo (69) Ragusa (63), Catania (57), Messina (56). In particolare, Enna e Caltanissetta chiudono la graduatoria dell’indice di sportività.