L'ultimo saluto alla giovane cantante neomelodica uccisa a coltellate dal marito è stato dato nella chiesa di Santo Curato d'Ars, a Bonagia. Ingressi contingentati per evitare assembramenti. Il Parroco: «Adesso canterà davanti a Dio»
È il giorno dei funerali di Piera Napoli «Ragazza splendida, amante della vita»
«Piera era una grande donna, adesso canterà davanti a Dio». In una chiesa attrezzata per ospitare un numero limitato di persone, tenute tutte a distanza di sicurezza, si sono celebrati i funerali di Piera Napoli, la donna di 32 anni uccisa a coltellate dal marito, Salvatore Baglione, lo scorso 7 febbraio nel loro appartamento in via Vanvitelli a Cruillas.
«Era moglie e mamma di tre splendidi bambini. Una ragazza splendida, amante della vita. Questa volta la violenza ha preso il sopravvento sull’amore. Il Signore dia la pace ai genitori con il cuore lacerato: nessuno potrà restituirci Piera ma lo Spirito Santo potra’ lenire il dolore» dice don Sergio Mattaliano, parroco della chiesa di Santo Curato d’Ars, a Bonagia, dove si è svolta la cerimonia funebre.
In chiesa c’erano il padre e la madre della vittima distrutti dal dolore, amici e parenti stretti. Piera Napoli era una cantante neomelodica e stava cercando di tornare in scena dopo un periodo in cui si era dedicata alla famiglia e ai tre figli. «Piera – ha detto il sacerdote – ha vissuto la sua vita nel quartiere Cruillas ma il Signore ha voluto che fosse questa comunità a darle l’estremo saluto. Conosco la famiglia, in particolare la nonna. I genitori non dovrebbero mai assistere alla morte dei propri figli, è innaturale».