Le indagini dei carabinieri hanno fatto luce su due piazze di spaccio, a Piazza Armerina e Aidone. Lo stupefacente veniva acquistato a Catania, Palermo e nei paesi di Palagonia, Castel di Iudica, Raddusa e Mirabella Imbaccari. A tirare le fila sarebbe Salvatore Nicotra, invalido e già ai domiciliari. Guarda il video
Droga, nell’Ennese spaccio in mano a due famiglie Cocaina nascosta in case abbandonate, 21 arresti
A Piazza Armerina lo spaccio di droga sarebbe stato in mano alla famiglia Nicotra che nelle stradine e nelle case abbandonate del quartiere Monte aveva il suo quartier generale. Ne sono convinti i carabinieri che oggi hanno effettuato un blitz con 21 arresti effettuati nella cittadina ennese e nei comuni di Aidone, Palagonia, Castel di Iudica, Raddusa e Mirabella Imbaccari. Due i filoni di indagine: il primo porta al gruppo guidato dal pluripregiudicato Salvatore Nicotra che, nonostante fosse agli arresti domiciliari, avrebbe gestito il traffico di stupefacenti grazie a diretti familiari. Il secondo conduce ad Aidone dove sei persone sono state fermate. In totale sono dieci gli arrestati finiti in carcere, undici ai domiciliari, grazie all’impiego stamattina di oltre cento carabinieri, delle unità cinofile antidroga e dell’elicottero proveniente da Catania.
L’operazione, denominata Mangiafuoco, ha tratto origine dalla necessità di arginare un’attività di spaccio a Piazza Armerina da parte dei componenti del nucleo familiare dei Nicotra, facenti capo a Salvatore Nicotra. Quest’ultimo, invalido per via dell’amputazione di una gamba negli anni passati, avrebbe svolto il ruolo di burattinaio dai domiciliari, si sarebbe avvalso della collaborazione del fratello Fabio Nicotra, del nipote Giuseppe Mascara e del cognato di quest’ultimo Andrea Commendatore. In particolare le indagini, che hanno coperto un arco temporale compreso tra settembre 2015 e settembre 2016, hanno permesso di accertare episodi di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana nell’abitazione di Nicotra e nelle vie immediatamente vicine. Mentre la droga sarebbe stata nascosta nel garage della famiglia e in case abbandonate nelle anguste stradine del quartiere Monte. A Salvatore Nicotra sono stati concessi i domiciliari anche perché il suo stato di salute sarebbe incompatibile con la detenzione in carcere.
Lo stupefacente sarebbe stato acquistato a Catania, Palermo e nei vicini Comuni di Raddusa, Castel di Iudica, Palagonia e Mirabella Imbaccari. Il compito di rifornimento sarebbe stato affidato a Vincenzo Ciccia a Raddusa; Antonio Risiglione, Salvatore Santamaria, Fiorenzo Vito Risiglione e Rosaria Vitale a Castel di Iudica; Gaetano Ardizzone e Vittorio Pirronitto a Palagonia; Maurizio Ingala a Mirabella Imbaccari. Oltre a questi ultimi, le indagini hanno permesso di provare un ruolo determinante nell’attività di spaccio di Salvatore Contraffatto, Ambrogio Tagliarino e Gianluca Giuseppe Aguglia (fermato a Piazza Armerina mentre cedeva due dosi di marijuana a un giovane del luogo, nella perquisizione a casa sono stati sequestrate 17 dosi di marijuana e 36 dosi di hashish).
Le indagini sui Nicotra hanno condotto gli investigatori anche ad Aidone, dove è stata scoperta un’analoga attività di spaccio che sarebbe stata gestita principalmente da alcuni membri della famiglia Barrile che avrebbero tenuto i contatti con i Nicotra, scambiandosi stupefacente quando necessario e rifornendosi dalle stesse fonti. I due gruppi, comunque, hanno mantenuto organizzazione e casse separate. Con l’accusa di far parte di questo gruppo sono stati arrestati Davide Barrile, Cristian Sudano, Emanuele Barrile, Filippo Ribaudo, Lorenzo Milazzo e Luigi Gugliara (quest’ultimo già detenuto nel carcere di Ancona).
SOGGETTI DESTINATARI MISURE CAUTELARI IN CARCERE
NICOTRA Fabio, di anni 33, residente a Piazza Armerina, pregiudicato;
CICCIA Vincenzo, di anni 39, residente a Raddusa, con precedenti di polizia;
MASCARA Giuseppe, di anni 32, residente a Piazza Armerina, con precedenti di polizia;
COMMENDATORE Andrea, di anni 24, residente a Piazza Armerina, incensurato;
CONTRAFATTO Salvatore, di anni 26, residente a Piazza Armerina, con precedenti di polizia;
SUDANO Cristian, di anni 35 di Aidone ma residente a Piazza Armerina, pregiudicato;
BARRILE Davide, di anni 41, residente ad Aidone, pregiudicato;
RISIGLIONE Antonio, di anni 43, residente in Castel di Iudica (CT), pregiudicato;
SANTAMARIA Salvatore, di anni 47, residente a Castel di Iudica, con precedenti di polizia;
ARDIZZONE Gaetano, di anni 46, residente a Palagonia, pregiudicato;
SOGGETTI DESTINATARI MISURE CAUTELARI AI DOMICILIARI
NICOTRA Salvatore,di anni 47, residente a Piazza Armerina, pregiudicato;
TAGLIARINO Ambrogio, di anni 20, residente a Piazza Armerina, con precedenti di polizia;
AGUGLIA Gianluca Giuseppe, di anni 39, residente a Piazza Armerina, pregiudicato;
INGALA Maurizio, di anni 55, residente a Mirabella Imbaccari, pregiudicato;
BARRILE Emanuele, di anni 23, residente in Aidone, con precedenti di polizia;
RIBAUDO Filippo, di anni 29, residente in Aidone, con precedenti di polizia;
MILAZZO Lorenzo, di anni 46, residente in Aidone, pregiudicato;
GUGLIARA Luigi, di anni 49, residente in Aidone, pregiudicato;
RISIGLIONE FiorenzoVito, di anni 70, residente a Castel di Iudica, pregiudicato;
VITALE Rosaria, di anni 66, residente a Castel di Iudica, pregiudicata;
PIRRONITTO Vittorio, di anni 59, residente a Palagonia, pregiudicato.