Inoltre, dal 23 gennaio 2017, è attivo dieci ore al giorno dal lunedì al sabato un Servizio di Accoglienza Telefonica (S.A.T.) a cui risponde personale femminile, garantendo l’anonimato ed il rispetto della normativa sulla privacy, fornendo una prima risposta informativa, con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna
Violenza su donne, riattivati i servizi residenziali A marzo apre nuova sede centro, 2 le case rifugio
L’Assessora alla Cittadinanza Sociale Agnese Ciulla comunica l’avvio del progetto Un sistema di intervento per prevenire e contrastare la violenza verso le donne e la riattivazione dei servizi residenziali per donne vittime di violenza,
Dell’avvenuto avvio del progetto, per il quale sono stati utilizzati i fondi del piano di zona ai sensi della L. 328/2000, l’associazione Le Onde, che opera in partnership con l’Associazione Buon Pastore Onlus, ha provveduto a comunicare operativamente la Rete cittadina contro la violenza alle donne e ai bambini, composta da Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Municipale, Procura della Repubblica, Tribunale per i minorenni, Comune di Palermo – Assessorato Cittadinanza Sociale, ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli, AOUP Paolo Giaccone, AOOR Villa Sofia – Cervello, ASP Palermo- Centro Armonia, Le Onde Onlus.
L’intervento mira a garantire, attraverso un sistema integrato d’intervento interconnesso con la Rete antiviolenza della città di Palermo, un percorso per le donne vittime di violenza, italiane e straniere, sole o con figli che vada dal primo contatto alla compiuta definizione della fuoriuscita dalla violenza, anche attraverso l’ospitalità in case rifugio ad indirizzo segreto.
Le procedure- Dal 2 gennaio 2017 è attivo il Centro antiviolenza di via XX Settembre 57. Giorni e orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.30 alle ore 13.30 – martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 19.30. La seconda sede si aprirà nel mese di marzo. Orari e giornate da definire. I servizi sono gestiti da personale femminile adeguatamente formato e con esperienza nella strutturazione di Percorsi individuali di accoglienza per donne vittime di violenza (esperte in counseling di crisi ed interventi sul trauma), integrati da una serie di prestazioni a consulenza sia interne al Centro che esterne.
Inoltre, dal 23 gennaio 2017, è attivo – 10 ore al giorno dal lunedì al sabato (ore 09.00 – 19.00) – Inoltre, dal 23 gennaio 2017, è attivo dieci ore al giorno dal lunedì al sabato un Servizio di Accoglienza Telefonica (S.A.T.) a cui risponde personale femminile, garantendo l’anonimato ed il rispetto della normativa sulla privacy, fornendo una prima risposta informativa, con particolare riguardo alla messa in sicurezza della donna. Il S.A.T. è il primo punto i contatto per le donne e per operatori. Sul piano metodologico opererà attraverso l’elaborazione di una risposta progettuale integrata, partendo da una prima analisi situazionale, biografica e di contesto della situazione di violenza prospettata, individuando obiettivi in priorità ed in relazione alla valutazione del rischio in atto;
Attive anche due Case rifugio per donne vittime di violenza con o senza figli/e. Beneficiarie: Donne native e migranti, sole e/o con figli con meno di 14 anni di età (con particolare attenzione alle prime) vittime di una qualsiasi tipologia di violenza domestica o verso le donne (secondo Convenzione di Istanbul), residenti nel DSS42, previa valutazione del rischio che permetta l’ospitalità a chi necessità di protezione e di un luogo ad indirizzo segreto per la costruzione di un nuovo progetto di vita per sé e per i propri figli. La disponibilità di posti è limitata, complessivamente n. 24 posti – 8 nuclei, di cui 14 (5 nuclei) per la prima casa rifugio (emergenza) e 10 per la seconda (3 nuclei, secondo livello). Per le situazioni di emergenza / urgenza Gli ingressi in struttura avverranno ad opera di Forze dell’ordine, Pronto soccorso ospedalieri, Servizi sociali e/o socio sanitari presenti nella rete e del distretto, Centro antiviolenza e Servizio di Accoglienza Telefonica (S.A.T.).
Si potrà contattare la Casa di emergenza ventiquattro ore su ventiquattro attraverso il S.A.T. negli orari di accoglienza telefonica, previa valutazione del rischio e – se presenti minorenni – con le procedure consolidate per allontanamento del nucleo in emergenza. La permanenza presso le strutture sarà valutata singolarmente per un periodo variabile in funzione della situazione di emergenza, mentre è prevista di sei mesi/un anno per la permanenza di secondo livello. Il progetto prevede anche iniziative ed attività per la promozione del servizio nell’intero territorio del distretto socio sanitario 42, il cui capofila è la città di Palermo ; il coinvolgimento e l’interazione con la Rete cittadina anti violenza e la mappatura delle risorse presenti nel territorio del distretto 42.