La Fondazione Terzo Pilastro ha destinato al nosocomio una strumentazione di endoscopia digestiva innovativa. L'apparecchiatura servirà per effettuare esami diagnostici sempre più all'avanguardia e aumentare il numero di prestazioni. Il presidente della fondazione Fatebenefratelli: «Abbiamo cercato di capire cosa servisse di più ed è emersa una maggiore incidenza di patologie dell'apparato digerente»
Donato nuovo centro di Eco-Endoscopia al Buccheri La Ferla Gerardo D’Auria: «Da oggi esami più precisi e cure migliori»
Avanguardia e umanità. Questa la missione della Fondazione Fatebenefratelli per i propri pazienti che oggi pomeriggio ha inaugurato al’ospedale Buccheri di Palermo il nuovo Centro di Eco – Endoscopia, all’interno dell’ambulatorio di endoscopia. A donarlo è stata la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo. Nello specifico, si tratta di apparecchiature all’avanguardia come un gastroduodenoscopio, un colonscopio, un duodenoscopio a visione laterale, e un eco-endoscopio, quest’ultimo in dotazione soltanto in pochissimi centri della Sicilia.
«Con la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo – dichiara a MeridioNews il presidente della Fondazione romana Fatebenefratelli, Fra Gerardo D’Auria – abbiamo già avuto altre esperienze di questo tipo, come al San Pietro di Roma ma a Palermo è la prima volta. Abbiamo cercato di capire cosa servisse di più e da indagini e questionari fatti è venuto fuori che c’era una maggiore incidenza di patologie dell’apparato digerente. Dunque la decisione è stata quella del nuovo centro di Eco-Endoscopia che consentirà non solo una maggiore precisione ma anche delle cure mirate migliori per i pazienti». Si tratta, infatti, di un’apparecchiatura non invasiva che si sposa con l’intento della Fondazione di offrire un’assistenza più vicina alle esigenze dei propri pazienti. «Sappiamo che con questa nuova strumentazione sarà così perché – prosegue – Il discorso fondamentale è che attraverso donazioni di enti e privati miglioriamo il nostro viaggio per l’assistenza. La nostra – ribadisce – è una sorta di missione che ci aiuta a raggiungere le persone che hanno bisogno di cure».
L’eco-endoscopia, infatti, è un esame che permette di effettuare diagnosi più appropriate in situazioni particolari: le alterazioni della parete e di lesioni oltre questa non bene esplorabili dall’interno del lume (parte interna dell’apparato digerente) con un normale endoscopio. Si tratta di ispezioni basate su un’indagine interna con l’introduzione, attraverso il tubo digerente, di un endoscopio che sulla punta è munito anche di una sonda ecografica che consente l’esplorazione non solo della parete ma anche degli organi limitrofi: pancreas, fegato, cisti, ascessi, linfonodi e organi addominali.
«Sono particolarmente felice di aver contribuito con questa donazione al miglioramento qualitativo delle prestazioni di questo prestigioso Ospedale – afferma il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, Emmanuele Francesco Maria Emanuele -. Oggi patologie insidiose quali le neoplasie sono drammaticamente diffuse e l’efficacia e la precisione della diagnostica, infatti, costituiscono una parte importantissima nell’aspettativa di guarigione dei pazienti. È un passo fondamentale della moderna sanità quella che noi ci impegniamo da sempre a promuovere e sostenere – conclude – ovvero offrire ai malati una diagnosi più completa e analitica in caso di tumori e malattie all’apparato digerente».