Domani Sicilia in ‘lutto’: si ricordano i 66 anni dell’Autonomia tradita dall’ ‘ascarismo’

Domani lo Statuto Automistico della Sicilia compie 66 anni. Considerato lo stato di crisi in cui si trova la nostra Regione, considerato l’alto tasso di disoccupazione, considerato l’alto tasso di ‘ascarismo’ presente nella classe politica siciliana quella di domani, ovviamente, non sarà una festa, ma un mezzo lutto.

Lo lasciano intendere, in un comunicato, i protagonisti del Fronte nazionale siciliano che testualmente scrivono: “In occasione del 66° anniversario dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione Siciliana (Decreto Legislativo n° 455 del 15 Maggio 1946, sottoscritto dal Re d’Italia, Umberto II di Savoia, e da tutti i Componenti del Governo italiano dell’epoca), ‘u Frunti Nazziunali Sicilianu ‘Sicilia Indipinnenti ricorda quell’evento. Noi, Indipendentisti del Fronte nazionale siciliano, infatti, puntualizziamo che il Decreto Legislativo in questione – (aldilà delle tappe rituali e formali,che pure erano state frettolosamente seguite)- dava, soprattutto, esecuzione sostanziale ‘PACTUM’ stipulato, alcune settimane prima, fra i rappresentanti del popolo siciliano in armi ed il Governo italiano. Un ‘PACTUM’ importantissimo, con il quale si era cercato (e si era riusciti) a fermare gli spargimenti di sangue e a porre fine alla guerriglia separatista, ancora in corso in ogni provincia siciliana, grazie anche all’adesione di altre migliaia di giovani all’EVIS (Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia)”.

Gli indipendentisti sottolineiamo, altresì, “come la mancata attuazione integrale dello Statuto costituisca un Reato di natura costituzionale che non è stato (né avrebbe potuto mai esserlo) ‘amnistiato’. E lo Statuto, con ogni suo articolo della versione originaria, costituisce un diritto inalienabile ed imprescrittibile del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana”.

“Quel PACTUM del 1946 – si legge sempre nel comunicato – è tanto vincolante da non consentire che lo Statuto Siciliano possa essere modificato, calpestato o disatteso, a prescindere dalle complicità degli ASCARI locali di ieri e di oggi. Le responsabilità sono quelle che sono. E non possono rendere legittime ed accettabili le violazioni del PACTUM”.

“Analoga considerazione – osservano ancora gli Indipendentisti – vale per le mutazioni intanto intervenute. E non parliamo degli ‘appuntamenti mancati’ con la Storia, con l’Economia, con il Progresso, con il Recupero della Dignità, con il Recupero dei Valori, dei Diritti usurpati e … via dicendo. Appuntamenti mancati, appunto, per la ‘mancata’ attuazione di articoli statutari, finalizzati a quegli obiettivi, oggi non più recuperabili. Possiamo constatare soltanto i relativi danni”.

“Neppure questi danni sono amnistiabili – si legge ancora nel comunicato -. Non sono neppure monetizzabili, come qualcuno potrebbe sostenere con argomentazioni che lasciano il tempo che trovano e che mirano, probabilmente, a ‘chiudere’ la Questione Siciliana o, peggio, a ‘depistarne’ i contenuti. Ciò a prescindere dalla buona fede di chi va ancora appresso (dopo 66 anni) al ripristino di situazioni e di occasioni non più ripetibili”.

Questi temi saranno approfonditi nel corso di un seminario promosso dal Fronte nazionale siciliano che si terrà domenica prossima a Palermo, nelle sede del Movimento (via Brunetto Latini 26).  I lavori saranno presieduti dal professore Corrado Mirto, presidente del Fronte nazionale siciliano.

“Con questa iniziativa – si legge sempre nel comunicato – gli Indipendentisti Siciliani intendono denunziare non soltanto la violazione dei diritti costituzionali del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana, ma anche e soprattutto la violazione del ‘PACTUM’ con il quale i rappresentanti del Popolo Siciliano in armi, con alla testa Andrea Finocchiaro Aprile, ed il Governo italiano, concordarono di fermare lo spargimento di sangue e di trovare una via di uscita, dignitosa e ‘riparatrice’, dalla guerriglia separatista allora ancora in corso”.

“La violazione del PACTUM – conclude la nota del Fronte nazionale siciliano – sul quale poggiò tutta la struttura autonomista siciliana, comporta certamente respnsabilità gravissime. E maggiori di quelle, di rilevanza costituzionale, che comportano la violazione dello Statuto Speciale”.

Foto bandiera dell’EVIS tratta da evis-neva.blogspot.com

Foto di Giuseppe Scianò, segretario politico del Fronte nazionale siciliano

In prima pagina foto tratta da ennanotizie.info


 

 

 


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