Domani a Milano manifestazione della Polizia: “Lo svuota carceri rischia di consegnare il Paese ai delinquenti”

IN PIAZZA, CONTRO I PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL GOVERNO, I RAPPRESENTANTI DI SIULP, SAP, SIAP, ANFP, SILP CGIL, UGL POLIZIA, COISP, CONSAP e FEDERAZIONE UIL. AGGIACCIANTE LA DENUNCIA SUGLI IMMIGRATI CLANDESTINI CHE DELINQUONO: “CHIEDONO IL PIZZO AGLI AUTOMOBILISTI E SE NON PAGANO…”. RENZI E ALFANO CHE NE DICONO?

E’ un comunicato amaro, quello diramato oggi dai vertici delle sigle sindacali della Polizia del nostro Paese:  SIULP, SAP, SIAP, ANFP, SILP CGIL, UGL POLIZIA, COISP, CONSAP e Federazione UIL Polizia. Si parla della manifestazione di domani. Ma viene illustrato, soprattutto, lo stato di degrado dell’Italia. Dicendo a chiare lettere che l’attuale Governo nazionale di Matteo Renzi – e del solito Ministro degli Interni, Angelino Alfano – non mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di difendere i cittadini italiani dai delinquenti.

Cominciamo con la manifestazione di domani, 8 luglio.

Sin dalle prime luci dell’alba i rappresentanti dei sindacati di Polizia già citati, “in rappresentanza di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, in occasione dell’Euro vertice dei ministri dell’Interno terranno una manifestazione pubblica per far sentire il grido di allarme e di dolore di tutti i poliziotti che quotidianamente, in ogni angolo del Paese, bistrattati e senza alcun riconoscimento da parte del Governo, continuano con grande responsabilità a servire il Paese garantendo la sicurezza con vere e proprie alchimie, attesi i devastanti tagli che hanno colpito il settore e che hanno completamente annullato ogni possibilità di continuare a lavorare delegittimando la dignità, professionale ed umana, di tutte le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza”.

Pesantissimo l’attacco al Governo e, in particolare, al cosiddetto ‘svuota carceri’ che, secondo i sindacati di Polizia, “non consente più nemmeno di poter arrestare rapinatori, scippatori e abusivi che, ad ogni incrocio, minacciano gli utenti e danneggiano le loro autovetture se non pagano quello che oramai è diventato un vero e proprio ‘pizzo’ a favore degli immigrati clandestini che delinquono”. Una condizione, questa, che provoca “la demotivazione totale di tutte le divise italiane” e che le induce “alla rinuncia a combattere il crimine”.

Dichiarazione che, pronunciata dagli uomini delle forze dell’ordine, fa giustizia di tutta la retorica e di tutte le speculazioni politiche sugli immigrati che arrivano in Italia. Giusto accogliere gli immigrati. Ma teniamo conto che le condizioni economiche dell’Italia sono quelle che sono. E che tra gli immigrati ci sono anche delinquenti

“Eclatante, in tal senso – si legge nel comunicato dei sindacati dei poliziotti – i casi accaduti direttamente ad autovetture della Polizia in una regione del Sud dove i poliziotti, in borghese, nonostante si siano qualificati e abbiano invitato gli immigrati ad allontanarsi e a smettere di chiedere soldi ai cittadini, sono stati aggrediti e malmenati dagli stessi stranieri forti di una totale impunità. Impunità, purtroppo, confermata dall’Autorità Giudiziaria la quale, per effetto del decreto svuota carceri, non potendoli inviare nel locale istituto di pena, non ha confermato nemmeno l’arresto, invitando i poliziotti a denunciare quei soggetti a piede libero”.

Insomma: le carceri vanno ‘svuotate’ e i delinquenti restano fuori a fare i propri comodi. Anzi, a commettere reati contro la popolazione inerme. sarà anche questa una delle “riforme del Governo Renzi che l’Italia ci chiede?”.

“A tutto questo – prosegue il comunicato – si aggiungono i devastanti effetti che hanno prodotto il blocco del tetto stipendiale, il mancato rinnovo del contratto di lavoro e le cosiddette promozioni bianche (quel meccanismo per effetto del quale i poliziotti vengono chiamati a responsabilità maggiori rispondendone anche nei confronti dell’Erario persino per danno d’immagine, senza però percepire la prevista maggiore retribuzione…) e quelli che produrranno la preannunciata chiusura, da parte del Governo, di 80 Questure sulle 103 esistenti e degli oltre 300 presidi di polizia, preannunciati dal Dipartimento, che minano alle fondamenta il diritto di sicurezza dei cittadini”.

“Il tutto – dicono sempre i sindacati di Polizia – mentre furti, rapine e scippi risultano aumentati di circa il 70% così come risulterà impossibile garantire la vigilanza sulle maggiori arterie di viabilità e di comunicazione del nostro Paese, atteso che la stradale è senza mezzi in intere regioni come la Calabria e la Sardegna, e altre vi stanno per arrivare, mentre la Polfer è ormai in eutanasia di fronte al degrado e al rischio che corrono i passeggeri in molte stazioni ferroviarie”.

“Ecco perché domani – conclude il comunicato dei sindacati di Polizia – per denunciare questo stato di cose e per sensibilizzare il Governo e tutte le Istituzioni del nostro Paese saremo a Milano per iniziare una protesta che non si fermerà fino a quando i poliziotti e i cittadini non vedranno riconosciuti i loro diritti economici e di sicurezza sperando di non dover giungere, come accaduto in altri Paesi dell’Europa e di oltre oceano, allo sciopero delle divise, perché qualcuno prenda atto che questo grido di dolore che stiamo lanciando è l’ultimo appello per la sicurezza del Paese prima che si giunga al punto di non ritorno”.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]