I LAVORATORI DAVANTI A UN GOVERNO REGIONALE CHE NON SA CHE FARE, DA OGGI SONO DI NUOVO IN PIAZZA. “DOMANI SAREMO IN SIT-IN A PALERMO, DAVANTI L’ARS, PER CHIEDERE LA RIMOZIOJE DEL’ASSESSORE NELLI SCILABRA”
Passo indietro del Governo regionale sulla vertenza dei 1800 operatori degli ex Sportelli multifunzionali. Lassessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, allincontro di ieri sera con gli operatori ex sportelli multifunzionali, si è presentato impreparato e senza idee.
Così, dopo l’incontro a vuoti di ieri sera, a conclusione di una lunga giornata di passione, gli operatori ex Sportelli multifunzionali, rimasti a bocca asciutta e senza risposte dal Governo regionale, hanno deciso di tornare a protestare.
In occasione della votazione della mozione di censura contro lassessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, domattina gli operatori ex sportelli multifunzionali si raduneranno in sit-in davanti il Parlamento siciliano per chiedere ai 90 parlamentari dellArs di mandare a casa la stessa ‘assessora’.
A far scattare la reazione degli operatori ex sportelli multifunzionali è stato il surreale incontro di ieri sera con l’assessore Bruno che, invece di presentarsi con le soluzioni, ha chiesto per lennesima volta ai lavoratori di avanzare proposte ed idee.
Chi tra gli operatori si aspettava risposte certe sui quattro punti rivendicati in sei mesi di lotte e proteste, lo ripetiamo, è rimasto deluso.
Gli operatori degli ex sportelli multifunzionali avevano chiesto al presidente Rosario Crocetta, negli scorsi incontri, limmediato pagamento delle spettanze pregresse, il sostegno al reddito per i lavoratori sospesi o licenziati, limmediata ripresa lavorativa per tutti i lavoratori e la stabilità futura. Ed invece hanno ricevuto solo un contentino fatto di due mesi di lavoro precario al Ciapi al completamento delle prove selettive che vedranno il 16 e 17 ottobre prossimi 2060 candidati sostenere i quiz per il bando di selezione degli esperti per la Youth Guarantee. E poi? Il buio, nessun futuro, nessuna speranza.
Lassessore Bruno non ha fatto una bella figura, raccontano i lavoratori. Inadeguato nel ruolo e incapace di fornire risposte appropriate alla drammatica emergenza sociale, ieri sera, a detta degli operatori degli ex Sportelli multifunzionali, ha mostrato tutti i suoi limiti politici e amministrativi.
“Lassessore Bruno cè o ci fa?”, si chiedono i lavoratori.
Il non decidere, la mancanza di iniziativa e la scelta di presentarsi senza risolvere alcun punto della vertenza occupazione appare sempre più come il tentativo di far scorrere il tempo ed arrivare alla fine dellanno.
Fallimento politico, fallimento economico, fallimento contabile e fallimento sociale. È questa, secondo i lavoratori, la sintesi e lamaro epilogo di una giornata, quella di ieri, caratterizzata da unattesa rivelasi poi vana da parte gli operatori che dopo circa sette ore di trepidazione, a conclusione dellincontro, non hanno cavato un buco dal ragno.
Nessun passo in avanti, anzi la sensazione che si coglie tra gli operatori è che si sia tornarti allanno zero della vertenza.
Un governo schizofrenico, dicono i lavoratori, che non ha ancora capito, o non vuole capire, che serve a poco inserire i 1800 operatori in una norma che dovrà disciplinare una Agenzia unica se preliminarmente non si mette mano alla ristrutturazione della rete dei Servizi per il Lavoro.
Senza politiche del lavoro la Sicilia è destinata a chiudere i battenti e pregiudicare definitivamente il futuro dei giovani che saranno costretti ad emigrare ed i 1800 operatori a perdere ogni speranza di una futura stabilità lavorativa.
“Senza politiche del lavoro – dicono sempre i lavoratori – non cè futuro per i cassintegrati, i disoccupati, i disagiati, i giovani in cerca di lavoro, le fasce deboli della popolazione. Inevitabilmente una Regione che non eroga i Servizi per il Lavoro porta alla desertificazione economico-sociale”.
Nota a margine
La verità è che la Regione è prossima a una sorta di fallimento-controllato. Non ci sono soldi ed il problema non riguarda solo il settore della Formazione professionale. Oramai non cè un comparto in Sicilia che non sia in ginocchio. In questo il Governo del presidente Rosario Crocetta è stato ‘coerente’ ed ‘equo’, non ha privilegiato nessuno, dai forestali, ai consorzi di bonifica, Esa, precari enti locali, trasporti locali, ed altro ancora, tutti condannati alla emarginazione lavorativa.
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