Il porta a porta sbarca anche nell'ottava circoscrizione, dove si cerca di fare tesoro delle criticità emerse nelle altre zone già interessate. Il presidente Frasca Polara: «Presentate diverse proposte, sarà fondamentale l'apporto dell'isola ecologica di piazza della Pace»
Differenziata, terzo step al via anche a Borgo Vecchio «Incontri con i cittadini non bastano a colmare lacune»
Il 27 novembre partirà il terzo step di Palermo Differenzia 2 e anche se si susseguono gli incontri con i cittadini per agevolare la raccolta, non mancano gli scettici. Sono sotto gli occhi di tutti infatti gli scarsi risultati dello step precedente anche se i rappresentanti delle istituzioni, e in particolare delle circoscrizioni e della Rap, stanno cercando di coinvolgere quanti più palermitani possibile dei 20mila interessati dal provvedimento. L’obbiettivo finale è sempre quello: il fatidico 30 per cento di differenziata da raggiungere entro la fine dell’anno (al momento siamo fermi al 16-17 per cento ndr).
Nell’ambito del terzo step i quartieri coinvolti sono Borgo Vecchio, Cala, Loggia-Vucciria e Kalsa. Oltre alle varie attività connesse con la distribuzione dei carrellati e dei kit ai residenti ricadenti nel terzo step di Palermo differenzia 2, la prima circoscrizione assieme all’amministrazione comunale, al Conai e Rap ha avviato incontri dedicati per coinvolgere i cittadini al cambio culturale e all’addio del cassonetto. Un confronto che ha visto la partecipazione e la collaborazione di associazioni presenti sul territorio ma anche delle parrocchie.
In ottava circoscrizione anche il presidente Marco Frasca Polara assieme a tutti i consiglieri hanno previsto un calendario di incontri mirati che nei prossimi giorni vedrà questa volta coinvolto il Borgo vecchio. Ancora non sono state fissate le date in cui si svolgeranno. «Siamo in fase di definizione – dice Frasca Polara – stiamo studiando le date e il luogo», ma ma dalla municipalità fanno sapere che il confronto con i cittadini non potrà essere un mezzo risolutivo e che ci vorrà la collaborazione costante di tutti i soggetti coinvolti per garantire un risultato efficace. «Purtroppo questi incontri sono a carattere divulgativo e formativo – prosegue il presidente -. Non si può pensare che siano sufficienti per colmare tutte le lacune e le difficoltà del caso, che già si stanno presentando nella fase preliminare. Le regole del porta a porta non le definisce la circoscrizione. Qualcosa si sta modificando per le zone interessate dalla movida, che richiedono alcuni accorgimenti, soprattutto riguardo gli orari del conferimento per le attività in modo da evitare alcuni disguidi che si sono verificati nelle altre zone. Sarà l’ordinanza sindacale a mettere nero su bianco orari e giorni».
E fondamentale, nell’avvio del porta a porta in una municipalità centrale, che comprende anche un’area delicata come quella di Borgo Vecchio, sarà l’attivazione dell’isola ecologica che sorgerà a piazza della Pace. «Pochi giorni fa è stata emessa l’ordinanza sindacale per il Centro comunale di raccolta (Ccr) di viale dei picciotti – spiega Frasca Polara – il secondo sarà quello di piazza della Pace, ma i tempi slitteranno a dopo l’avvio del porta a porta. Per fare un centro di raccolta ci vogliono tutta una serie di autorizzazioni e di aspetti burocratici che hanno tempi tecnici un po’ lunghi, passerà qualche mese. Ho proposto intanto, in attesa dell’apertura del Ccr, di dare la possibilità a residenti e commercianti di Borgo vecchio, qualora riscontrassero difficoltà, di conferire l’umido, la plastica e quant’altro in delle aree concordate. Sono proposte nate dal semplice buonsenso, che al momento sono ancora al vaglio».
L’obiettivo dichiarato è quello di fare tesoro dell’esperienza delle zone in cui il porta a porta è già partito e dove le criticità hanno superato ogni aspettativa. «Un problema ricorrente, ad esempio, è quello dell’abbandono del sacchetto dell’immondizia comune – conclude – e in questo senso una delle difficoltà principali che incontrano i cittadini è quella di non avere i bidoni carrellati condominiali, che vengono forniti solo agli stabili con più di otto appartamenti. In un quartiere come Borgo Vecchio ci sono tantissimi palazzi che non raggiungono questa soglia e la mia grande preoccupazione, che ho fatto presente al tavolo tecnico, è proprio questa. Le regole tuttavia non cambiano, quindi la presenza del Ccr è fondamentale».