Differenziata, il Comune punta al 30 per cento entro l’anno Stretta sui controlli, ma per l’opposizione «è la solita storia»

Non conferire più in discarica il 25-30 per cento entro la fine dell’anno raddoppiando, quasi, i volumi di raccolta differenziata. E, ancora, far crescere questo risultato fino al 65 per cento nel prossimo quinquennio (2018-2022). Non si tratta di sogni ma di obiettivi che il Comune pensa di realizzare grazie a una serie di correttivi via via introdotti nel corso degli ultimi mesi e in quelli futuri. Una ricetta, quella del sindaco Leoluca Orlando e Rap, che punta soprattutto a inasprire controlli e sanzioni dei vigili urbani, incentivare la sensibilizzazione, e aumentare le isole ecologiche e potenziare il personale. Le stime, con tanto di tabelle e proiezioni, sono contenute in una relazione dettagliatissima, oltre 30 pagine, che il sindaco ha inviato al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, attualmente commissario straordinario dei rifiuti nell’Isola, all’assessore regionale all’Energia Alberto Pierobon e al dirigente generale dell’assessorato Salvatore Cocina

Un cronoprogramma predisposto dall’azienda di Piazzetta Cairoli per far decollare la raccolta, ferma al palo, in risposta all’ordinanza del governatore siciliano, la n.6 Rif del 10 agosto del 2018. Nel documento, infatti, si fa presente che le azioni e il relativo “piano per l’implementazione della raccolta differenziata del Comune di Palermo” (trasmesso poi al consiglio comunale), prevedono anche una serie di misure per inasprire i controlli sul territorio con l’istituzione della figura degli ispettori ambientali, oltre all’inasprimento delle sanzioni per i trasgressori. Un’impresa, tuttavia, che sembra quanto meno ambiziosa scorrendo le cifre più recenti della differenziata: se nel 2017 scorso il dato era saldo al 14,23 per cento, quest’anno, per il mese di agosto, è vicino al 16 per cento, come rivelato dal presidente della Rap Giuseppe Norata.

«Lo scenario ipotizzato per il 2018 prevede una significativa crescita della raccolta differenziata, di oltre 10 punti percentuali, fino a raggiungere il 25 per cento», si legge nel documento. Ma come intende l’amministrazione colmare un gap di dieci punti in appena tre mesi? Il primo passo prevede «graduale recupero di efficienza nel Porta a Porta 1», con un balzo in avanti dal 18 per cento del 2017 al 40 per cento del dicembre 2018. Come? Sempre attraverso «un piano di comunicazione, di sensibilizzazione e intensa attività di vigilanza e controllo». Lo stesso vale per il Porta a Porta 2, per il quale si prevede l’avvio del quinto step a dicembre. Rimane, tuttavia, il nodo del personale e delle risorse. Per dare concreta attuazione ai servizi, servirebbero circa 182 unità per il completamento del porta a porta2 e circa 25 unità per la differenziata stradale. Impossibile al momento procedere a nuove assunzioni: per questo motivo una parte di unità (circa 60) verrebbero ripresi dalla raccolta indifferenziata, mentre per il pap 2 si dovrebbe ricorrere al personale interno della società (igiene del suolo e manutenzione strade). Altri due punti di forza sono rappresentati dall’imminente avvio dei centri comunali di raccolta in viale dei Picciotti e Piazzetta della Pace, entro il 2018.

«Il piano predisposto dalla Rap e del Comune dimostra che Palermo vuole risalire la china, dopo anni di oggettive difficoltà sulla differenziata che per troppo tempo è rimasta ferma a percentuali eccessivamente basse – afferma Tony Sala, capogruppo di Palermo 2022 – L’anticipazione di numerosi interventi, le isole ecologiche, i nuovi step del porta a porta, gli ispettori ambientali e le maggiori sanzioni sono un passo in avanti di certo non risolutivo, ma che segna un’importante inversione di tendenza e l’ordinanza che il sindaco Orlando ha annunciato nella sua missiva alla Regione, e che renderà da subito applicabile l’inasprimento delle multe, dimostra l’intenzione dell’amministrazione di agire in modo concreto e immediato». 

Se la maggioranza a Sala delle Lapidi plaude, rimangono però alcune perplessità rispetto al piano predisposto dall’amministrazione, evidenziate dall’opposizione. «Questi previsioni vengono ribadite annualmente – afferma il consigliere del M5s Tony Radazzo – ogni anno promettono di raggiunger entro 4-5 anni la soglia del 65 per cento, quindi è sempre la stessa storia. Da questo punto di vista non crediamo più che l’amministrazione sia in grado di rendere efficiente il servizio. Manca una visione e la volontà politica di implementare la raccolta differenziata. Abbiamo preso atto di questo e abbiamo presentato un nuovo esposto alla Corte dei Conti per danno erariale prodotto dalla cattiva gestione dei rifiuti per il periodo 2014-2017. Sono stati così lenti finora, e adesso promettono in due tre mesi di raddoppiare la differenziata? La Rap non ha le risorse per effettuare i controlli. Questo piano è assolutamente improponibile – conclude – rimarrà solo sulla carta». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]