Si tratta di un progetto pilota già in via di sperimentazione in altre province siciliane che potrebbe essere replicato presto nella città normanna alle porte di Palermo e tra i Comuni più in difficoltà come Carini
Differenziata, Crocetta mobilita parrocchie «Chiesto aiuto all’arcivescovo di Monreale»
Anche la chiesa per promuovere la raccolta differenziata e prolungare così la vita delle discariche ormai traboccanti. L’idea è venuta in mente al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ed è stata illustrata oggi pomeriggio a Palazzo d’Orleans durante una conferenza stampa per fare il punto sul nuovo piano rifiuti nell’Isola. Si tratta di un progetto pilota già in via di sperimentazione in altre province siciliane e potrebbe essere presto replicato a Monreale e in alcuni comuni nel Palermitano, ad esempio a Carini.
«Stiamo cercando di avviare in alcuni Comuni un progetto di raccolta differenziata coinvolgendo anche le parrocchie – ha rivelato il governatore – un progetto simile è già stato realizzato a Caltanissetta e Gela e, in una parrocchia nissena, sono state raccolte otto tonnellate di rifiiuti». Visti i risultati ottenuti, Crocetta si è già attivato per replicare l’esperienza nel capoluogo siciliano. «Stiamo lavorando anche con l’arcivescovo di Monreale e con le parrocchie dei Comuni dove la situazione è più critica, come ad esempio a Carini».
L’obiettivo e fare fronte comune attingendo al mondo delle associazioni e della chiesa per affrontare un’emergenza che in Sicilia vede la raccolta ferma al palo: appena il 12,5 per cento mentre per legge dovrebbe essere al 65 per cento. «Credo che sia un obiettivo alla nostra portata – ha proseguito – soprattutto se chiediamo aiuto a chi ha più autorità in un campo vicino al mondo del volontariato. Con la semplice differenziata – ha concluso – l’impiantistica attuale sarebbe sufficiente per diversi anni».