Nella serata dell’1 maggio, un detenuto di origini straniere ha provato a suicidarsi dopo avere distrutto la sua cella nel carcere minorile di Palermo. A renderlo noto, il Sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria: «È stato salvato solo grazie all’intervento della polizia penitenziaria, – dichiara il segretario generale Sappe, Donato Capece – ha tentato di impiccarsi utilizzando il lenzuolo che ha legato al collo e alle sbarre della finestra». Restano ignote le motivazioni che hanno portato il detenuto a tentare il suicidio. «Il dato certo- prosegue Capece- è che la scelta di distruggere la cella per poi tentare di togliersi la vita è originata, evidentemente, da uno stato psicologico di disagio. È un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza, spesso, è portatore di problematiche personali sociali e familiari».
Il segretario del sindacato conclude sottolineando come, da anni, il Sappe chieda «la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari per i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, presenti nel circuito detentivo ordinario, anche minorile».
E alla fine sono volati gli stracci. Ma questo potrebbe essere soltanto l'inizio. Quasi un…
Un microfono con pentagramma tatuato sul braccio destro, piercing al naso e i capelli corti.…
Il tribunale di Palermo, presieduto da Bruno Fasciana, ha concesso i domiciliari a Mimmo Russo, ma…
La Regione Siciliana si è costituita parte civile nei procedimenti penali per il disastro ambientale a…
È stato confermato l'ergastolo inflitto nel primo processo all'infermiere Antonio De Pace, il giovane del…
Ricoverato in gravi condizioni, all'ospedale Cannizzaro di Catania, dopo essere stato investito da un furgone.…