Finirono in manette a maggio scorso nell'ambito di una inchiesta sulla cosca di San Giuseppe Jato. La vittima denunciò il racket dopo anni di minacce, intimidazioni e danneggiamenti
Denuncia il pizzo dopo 17 anni Tre estorsori vengono condannati
Stanco di subire le pressioni del racket, dopo 17 anni di minacce, intimidazioni e danneggiamenti, un imprenditore di Altofonte decise di denunciare gli estorsori, che vennero arrestati. Oggi il gup di Palermo Wilma Mazara ha condannato in abbreviato Salvatore Raccuglia a 16 anni di carcere, Salvatore La Barbera a 8 anni e ottomila euro di multa e Giuseppe Serbino a 6 anni e 6 mesi. Erano accusati di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dai metodi mafiosi.
I tre finirono in manette a maggio scorso nell’ambito di una inchiesta sulla cosca di San Giuseppe Jato. La vittima denunciò il racket e il ruolo del boss Raccuglia. Gli inquirenti filmarono le richieste di pizzo fatte, per conto del clan, da La Barbera che si presentava dall’imprenditore in prossimità delle festività di Pasqua e Natale a riscuotere. Nelle riprese video finirono anche le consegne di denaro: 500 euro in pezzi da 20 e 50. L’inchiesta ha accertato pure il ruolo di Serbino, anche lui inviato dal clan a raccogliere il denaro.