Gli operatori commerciali lamentano i ritardi sulla presentazione in consiglio comunale della delibera sull'arredamento urbano per i locali. Un atto sul quale penderebbe ancora un parere della soprintendenza ai Beni culturali e dell'amministrazione. Intanto «gli imprenditori sono lasciati all'arte di arrangiarsi», dice Massimo Magrì del Fipe-bar
Dehors, rallentamenti sulla delibera Fipe: «Commercianti allo sbaraglio»
«Per i commercianti si prospetta un’altra stagione allo sbaraglio, lasciati all’arte di arrangiarsi». È questa la lettura del presidente dell’associazione Fipe-bar
Massimo Magrì sulla mancata presentazione della delibera dei dehors in consiglio comunale. Un atto che l’aula consiliare di Palazzo degli elefanti e gli operatori commerciali attendono da novembre scorso. «La questione è sempre più irrisolta e la soluzione non appare vicina», ribadisce Magrì. Il riferimento del presidente di Fipe-bar è a un iter lungo e complicato che l’assessora alle Attività produttive Angela Mazzola non negava in un’intervista rilasciata a MeridioNews in estate.
La titolare al ramo spiegava, infatti, che i rallentamenti sul nodo dehors dipendevano dalla necessità di stilare un protocollo d’intesa tra il Comune di Catania e la soprintendenza ai Beni culturali etnea. Un documento d’intesa che dovrebbe servire per operare scelte sull’arredamento urbano dei locali della movida che siano congrue alle norme prescritte dall’ente culturale. Oltre che per combattere l’abusivismo commerciale. Ma sul quale la commissione consiliare permanente al Commercio getta qualche ombra.
«Di anno in anno gli operatori commerciali restano in balia del libero arbitrio dei dirigenti comunali che interpretano le linee guida dell’amministrazione a loro piacimento e sulla falsa riga di un regolamento fantasma», attacca Magrì. Che spiega meglio la questione: «Ci sono commercianti che hanno licenza di occupazione del suolo pubblico stagionale, altri invece no e – continua Magrì – questo crea confusione». Il presidente di Fipe-bar riconosce tuttavia un merito all’assessorato alle Attività produttive che in nei due anni di lavoro «ha evitato che molti commercianti ogni notte smontassero le pedane esterne per rimontarle il giorno dopo». Ma «l’urgenza del regolamento sui dehors è forte», conclude Magrì.
È meno conciliante il presidente Fipe Dario Pistorio che chiede di poter visionare tutto il fascicolo targato dehors pubblici. Con l’idea di «semplificare alcuni articoli, valutare gli emendamenti costruttivi e discuterne con i consiglieri presso la nostra sede». L’obiettivo è che dopo poco il documento arrivi al vaglio dei consiglieri comunali. Tra questi, entra nel merito della questione il presidente della commissione Commercio Ludovico Balsamo. «Abbiamo avuto venerdì scorso una riunione in commissione proprio su questo tema ma l’assessora Mazzola, con la quale volevamo un confronto, non si è presentata perché dice di non avere ricevuto il fax con l’invito», dichiara il consigliere del Gruppo misto.
«Pare che sul regolamento verranno inserite delle novità che al momento conosce solo Mazzola», sottolinea Balsamo. Mentre nei corridoi di Palazzo degli elefanti si vocifera che i cambiamenti potrebbero riguardare l’inserimento di ulteriori tassazioni. «Se è così, è meglio che l’amministrazione questo regolamento lo tenga per sé. La misura dell’atto dovrebbe andare nella direzione di migliorie per gli operatori e non di ulteriori problemi», conclude Balsamo.