Debiti per le divise made in Südtirol Il Comune di Catania nei guai

Süditirol versus Liotro, il Comune di Catania in rosso rifà il guardaroba ai vigili urbani e non paga il conto a una multinazionale altoatesina che non ci sta a farsi menare per il naso. Così l’azienda in questione, la Würth, per ottenere il pagamento della cifra stabilita per la fornitura delle divise per la polizia municipale, ha intrapreso le vie legali contro l’amministrazione etnea, ottenendo dal Tar di Bolzano la nomina del prefetto di Messina come commissario ad acta per imporre al Comune di saldare il conto: ben 734mila euro.

Il caso era già stato sollevato quasi un mese fa sui giornali altoatesini, ora a pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum di trenta giorni concesso dal Tar al Comune per il «pagamento spontaneo della somma», viene rilanciata da Orazio Licandro, ex consigliere comunale e attuale esponsabile organizzativo dei Comunisti italiani.

Il fatto è che, passato più di un anno dalla fornitura, oltre alla cifra iniziale, Palazzo degli Elefanti dovrà sborsare – tra interessi e spese legali – 100mila euro in più. Se da una parte al primo decreto ingiuntivo esecutivo del Tribunale, datato novembre del 2010, non è mai stato dato seguito, dal Comune, non solo non è mai arrivato il pagamento, ma nemmeno forme di opposizione o rassicurazioni.

Insomma, il Comune fa lo gnorri e la multinazionale con sede a Egna (paesino vicino a Bolzano) decide di continuare la battaglia legale per ottenere il pagamento della cifra dovuta, rivolgendosi al Tar di Bolzano. Lo scorso 17 ottobre il tribunale amministrativo ha nominato il prefetto messinese Francesco Alecci come commissario ad acta. Trascorso ormai senza frutti il primo mese in cui il debito poteva essere saldato spontaneamente, Alecci ora avrà 4 mesi di tempo per provvedere al risanamento del debito che, come si legge nella sentenza del Tar, potrà attuare «variazioni di bilancio, l’assicurazione di mutui e/o prestiti nel nome e per conto del comune di Catania, l’alienazione di beni del comune di Catania, anche mediante trattativa privata e quanto altro necessario per l’assolvimento del suo mandato».

Ma perché il Comune non si è affrettato a pagare prima di vedersi pignorare i beni  come un moroso qualsiasi? «Questa notizia – afferma Licandro – conferma ancora una volta che siamo nell’inadempimento perché non c’é stato alcun risanamento». L’esponente del Pdci segnala «ancora una volta, l’opacità della situazione» e, sulla scorta di quest’ultima vicenda riguardante l’amministrazione, chiede che «si faccia chiarezza sui debiti fuori bilancio relativi a pendenze giudiziarie che nessuno sa a quanto ammontano e rappresentano un altro buco nero».

Intanto la ditta altoatesina aspetta ancora il pagamento delle divise. Viste certe cattive abituduni tutte catanesi, avrebbe fatto meglio a pattuire il pagamento anticipato.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]