In manette è finito Giovanni Grasso, 66 anni di Mascalucia, accusato di estorsione dai carabinieri. Nel mirino era finito un imprenditore di 63 anni, che nelle scorse settimane era stato presto a bastonate dal suo aguzzino
«Dammi i soldi o ti spezzo le gambe»: arrestato Attendeva la vittima sotto la sua casa di Pedara
I carabinieri della stazione di Pedara hanno arrestato in flagranza i reato il 66enne Giovanni Grasso, di Mascalucia, con l’accusa di estorsione. La vittima, un imprenditore pedarese di 63 anni, aveva già denunciato ai militari intorno alla metà dello scorso mese di giugno di essere stato bastonato con un grosso manganello di legno, rimanendo ferito alla mano sinistra con una prognosi di dieci giorni refertata dai medici dell’ospedale di Acireale.
In particolare sembra che l’aggressore vantasse presunti crediti nei confronti della vittima e che, per tal motivo, sarebbe passato alle vie di fatto stante l’impossibilità di quest’ultima di soddisfare economicamente le sue richieste. Alle 06.30 di ieri, pertanto, i carabinieri hanno ricevuto una telefonata da parte della vittima che li informava d’aver notato Grasso che, sotto la sua abitazione e a bordo della propria auto, aspettava che uscisse da casa per picchiarlo.
I militari sono entrati in azione immediatamente. Giunti sotto casa della vittima hanno trovato l’uomo che alla loro vista ha cercato di allontanarsi accendendo il motore dell’autovettura ma che, invece, è stato immediatamente bloccato nonché trovato in possesso proprio di quel manganello in legno già descritto nella denuncia. L’uomo ha subito confermato ai militari che stava aspettando che la vittima uscisse per farsi consegnare i soldi e che, se quest’ultima non l’avesse fatto, le avrebbe «rotto le ginocchia per lasciarlo sulla sedia a rotelle».
Grasso nemmeno in caserma ha accennato a un suo pentimento e con tono perentorio dinanzi ai militari ha dichiarato «io gliela farò finire male, gli romperò le gambe, perché non sarò contento fino a quando non lo vedrò sulla sedia a rotelle, lui mi deve dare i soldi, non mi interessa dove io andrò anche perché quando esco lo andrò a prendere e lo spezzerò tutto». L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di piazza Lanza.