I due viadotti rappresentano snodi cruciali per la viabilità cittadina, al momento messa a dura prova dai mezzi pesanti in cerca di percorsi alternativi, ma dal Comune non arriva alcun cronoprogramma. E spunta anche un curioso passaggio per pedoni
Dalla pista pedonale di ponte Oreto a ponte Corleone Tanti gli interventi urgenti, ma non esistono tempistiche
Del ponte Corleone e di ponte Oreto si sa che sono pericolanti, che da anni hanno necessitato di interventi strutturali e di manutenzione che sono stati periodicamente rinviati, che mentre sul primo la messa in sicurezza è in corso d’opera, sul secondo dovrà iniziare quanto prima e poco altro, anche perché al momento dal Comune non è giunto alcun cronoprogramma ufficiale che indichi una possibile data di scadenza dei lavori. Lavori che su ponte Corleone procedono senza troppa fretta, con il viadotto, che come anche il gemello è un’asse cruciale per la viabilità cittadina a Palermo, soprattutto per quello che riguarda il traffico giornaliero dei mezzi pesanti, costretti a percorsi alternativi spesso poco adatti alle loro dimensioni. Non si sa dunque per quanto su quel tratto di viale Regione Siciliana, l’unica circonvallazione cittadina, si potranno finalmente superare i trenta chilometri orari imposti dal limite di velocità, necessario per non fare andare in eccessiva sofferenza la struttura. Limite che sembra essere anche un toccasana per le casse comunali, viste le circa 1400 multe fruttate dal mese di gennaio alla fine di marzo.
Discorso simile per il ponte di via Oreto, dove all’urgenza di intervento segnalata da parte degli uffici tecnici del Comune è stato risposto con l’interdizione dei marciapiedi pericolanti al traffico dei pedoni, a cui è stata tuttavia riservata una corsia apposita disegnata in maniera estemporanea proprio sulla carreggiata. «In questo modo – spiega con tono critico Igor Gelarda, capogruppo della Lega a sala delle Lapidi – i cittadini dovranno scegliere: se tentare la sorte camminando sul marciapiede oppure rischiare di essere investiti dalle auto su una pista pedonale senza segnaletica verticale e senza barriere di protezione, che non raggiunge la soglia del metro e venti di larghezza ed è piena d’acqua quando piove».
E ora che nell’emergenza il ponte è stato interdetto ai mezzi pesanti, si crea anche il problema del trasporto pubblico. «Nel tratto che va dal ponte Oreto fino alla stazione centrale sono stati soppressi i bus, perché i mezzi che adesso collegano la stazione centrale alla via Oreto fanno un percorso diverso che taglia fuori quel tratto di via Oreto – dice sempre Gelarda – La soluzione che abbiamo indicato noi all’Amat, in una nota a nostra firma, è l’istituzione di una linea circolare che dalla stazione centrale percorra Corso Tukory, via Perez fino a via Bergamo e poi riscenda in via Oreto, fino a giungere nuovamente a piazza Giulio Cesare. Questo è assolutamente necessario per fornire un servizio di collegamento tra quella zona e la stazione centrale. È inaccettabile che un quadrilatero a così alta densità di popolazione, ed una via così importante come la Via Oreto, siano rimasti privi di collegamenti pubblici. Un disagio per i residenti, ma anche per i commercianti che già soffrono fortemente in questo periodo di crisi».
Intanto per ponte Corleone, il primo ad avere eco mediatica, sono arrivate le promesse di intervento urgente da parte della commissione Trasporti del Senato, con la visita in loco della viceministra ai Trasporti Teresa Bellanova, che ha garantito che l’opera è già stata inserita «tra quelle da realizzare con procedura d’urgenza, attraverso la nomina di un commissario straordinario, conferma l’impegno affinché l’infrastruttura, centrale per la viabilità cittadina ed extraurbana, possa essere realizzata in tempi brevi». Intanto anche Ance e sindacati degli edili spingono per un veloce esito dei lavori non solo sulle infrastrutture di cui si parla maggiormente. Al momento, tuttavia, niente di nuovo sotto il sole.