Di silvia d'alia
D’Alema a casa? Renzi, facci sognare…
di Silvia D’Alia
Non riesce ancora a dire “qualcosa di sinistra”, ma in compenso Massimo D’Alema comincia a dire qualcosa giusta. Replicando al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi – assolutamente intenzionato a soffiare a Bersani la candidatura alla guida del Governo alle primarie – D’Alema ha detto: “Stanno con lui tutti quelli che non ci vogliono”.
D’Alema, come spiega nell’intervista do oggi al Corriere della Sera, fa riferimento a tutti quelli che non vogliono il Pd: “Registro con amarezza che sembra essere sostenuto soprattutto da quelli che il Pd al governo non lo vogliono, a partire dalle personalità politiche e dai giornali che fanno riferimento al centrodestra. Tutto questo dovrebbe preoccupare Renzi, anche perché non credo che fosse il suo progetto”.
In realtà, D’Alema – anche se è andato molto vicino al pensiero di Renzi – non lo ha colto in pieno. Il Sindaco di Firenze, infatti, non è appoggiato da tutti quelli che non vogliono il Pd, ma da tutti quelli che si vogliono sbarazzare dei matusalemme – come D’Alema, la Bindi, Veltroni, Bersani, Amato e via continuando con il ‘vecchiume’ politico e non soltanto politico – che si sono impossessati del Pd.
Sembra incredibile, ma quasi tutta la classe dirigente del Pd di oggi – tranne rare eccezioni – è composta da personaggi che erano già in auge nella seconda metà degli anni ’80 e nei primi anni ’90 del secolo passato. Questi signori, portatori di un modo vecchio di fare politica sono la rovina della sinistra italiana che, infatti, ormai – con riferimento al Pd – non è più Sinistra.
L’esempio lo fornisce la Sicilia. Dove ‘spatuliano’ ancora oggi i vari Cracolici, Lumia, Cardinale, Papania. Politici che sono tragedie deambulanti, disgrazie, infelicità, clientele, affari:insomma il peggio della politica.
Renzi sarà portatore di una Sinistra troppo riformista: ma almeno si propone un obiettivo lodevole: mandare a casa D’Alema e compagni. Vi pare poco?