Sulle infrastrutture per la depurazione e il disinquinamento della costa scoppia l'ennesima polemica con la Regione. Arcuri: «Avevamo i soldi e i progetti esecutivi già pronti, ora è tutto bloccato, per fortuna via Messina Marine si è salvata»
Dal piano triennale opere per 84 milioni Entro il 31 bandi per 41 cantieri su 46
Un sensibile aumento rispetto al passato delle opere pubbliche messe a gara che gonfia il petto del sindaco Leoluca Orlando, anche in vista di una campagna elettorale che sta entrando nel vivo con le comunarie del M5S uscite dall’impasse e le grandi manovre in casa Pd e centrodestra. Dalla conferenza stampa di fine anno dell’amministrazione comunale esce fuori un dato incoraggiante: rispetto al 2012 il rapporto tra progetti e opere arrivate in fase di gara è salito da poco meno del 2 per cento a oltre il 93 per cento.
Il Professore, affiancato dal suo vice Emilio Arcuri, dal presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano e dal capo area tecnica alla Riqualificazione Mario Li Castri, rivendica con orgoglio percentuali simili, mentre Arcuri attacca frontalmente la Regione sui ritardi nei lavori di disinquinamento della costa. Nell’inusuale cornice di San Mattia al Noviziato in via Torremuzza sono presenti anche Sergio Marino e Giuseppe Gini, assessori all’Ambiente e all’Urbanistica.
L’esecutivo cittadino ha presentato a mo’ di consuntivo le opere dell’elenco annuale deliberate dalla giunta nelle ultime settimane – a colpi di cinque, sei per volta – e quelle, nuove, che saranno esaminate durante l’ultima seduta di domani, come la nuova illuminazione pubblica a piazza Indipendenza e al Porto Fenicio e le luci a risparmio energetico ai semafori. Dall’approvazione del Piano triennale in Consiglio comunale lo scorso agosto sono state avviate le procedure di appalto per 41 delle 46 opere previste per un investimento complessivo di poco inferiore agli 84 milioni di euro rispetto ad una previsione di spesa di 89,3. Secondo i dati forniti da piazza Pretoria il trend rispetto al passato si è invertito: nel 2012 dei 157,4 milioni di opere annunciate ne sono arrivati a gara 2,7; nel 2013 24,4 su 260,8, nel 2014 19,3 su 241,2, nel 2015 57,2 su 235,7.
Degli 89,3 milioni il 16 per cento arriva dall’Ue, il 24 per cento da mutui, il 40 per cento dallo Stato, il 17 per cento dalla Regione e il 3 per cento da fondi propri. «Tutti gli appalti o sono stati già messi a gara o lo saranno entro il 31 dicembre», assicura Li Castri. Sempre entro il giorno di San Silvestro sarà pubblicato il bando per i carotaggi dell’area verde di Parco Cassarà, con l’assegnazione dei lavori che avverrà presumibilmente in primavera. I risultati delle indagini saranno poi presentati in conferenza dei servizi alla Regione.
«Rispetto al passato – sottolinea Arcuri – questo non è più un libro dei sogni, è cambiato il rapporto tra progetti e opere concrete». Per il vicesindaco la svolta è stata nel 2015 con la contestata nomina di 14 dirigenti tecnici «che hanno preso in mano la situazione al posto di quell’unico dirigente che era costretto a fare tutto il lavoro da solo. I risultati si vedono: questo elenco annuale è il frutto di quella novità». Poi l’affondo contro l’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto, commissario governativo per le tante opere bloccate di depurazione e disinquinamento del mare che stanno costando fior di sanzioni (milionarie) alla Sicilia. «Il commissariamento del Comune di Palermo – attacca il vicesindaco – ha sottratto all’amministrazione le opere della fascia costiera: i progetti esecutivi erano pronti e stavamo predisponendo i bandi di gara, c’erano anche i fondi. L’unica opera che per fortuna non è finita nelle mani del commissario è quella di via Messina Marine. Inutile che io vi dica che delle opere commissariate non è stato aperto neanche un cantiere».
Orlando ha annunciato in proposito di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti. «Con via Messina Marine potremo considerare chiuso il disinquinamento della fascia costiera – conclude Arcuri -, con l’eccezione del fiume Oreto che non dipende solo dal Comune. Per noi è una ferita grave che altri si debbano occupare di opere che interessano i cittadini palermitani e che restano bloccate». Si avvicina anche la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport: «Da gennaio inizieranno i lavori delle coperture, poi toccherà al Coni aprire il cantiere da 8 milioni per l’intera struttura. Nei primi giorni del 2017 è previsto inoltre l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria, di adeguamento alle norme igienico-sanitarie e degli impianti elettrici e antincendio di sei asili nido».
E mentre Mangano ha auspicato «che vengano emanati al più presto i concorsi per assumere nuovi quadri tecnici, perché adesso i conti del Comune sono a posto», Orlando si è detto «fiero di essere il sindaco del cemento e di poter dimostrare che si possono fare interventi di queste dimensioni senza aggredire il territorio, anzi facendo opere utili a tutelarlo».
Tra le opere più importanti, già abbondantemente descritte da Meridionews, troviamo via Palinuro per la pedonalizzazione del lungomare di Mondello, lo Spasimo, Palazzo delle Aquile, Villa Giulia, le reti fognarie nelle vie Mango e Atanasio, sei nuove aule nella scuola elementare Cavallari, il canale di Boccadifalco, la manutenzione di ponti, cavalcavia, sottopassaggi e sovrappassaggi, il basolato nel centro storico, la ristrutturazione dell’asilo Nino Drago e la riqualificazione delle palestre degli edifici scolastici Leonardo da Vinci, Scipione di Castro e Salerno, i fondali della Bandita, il Baglio Mercadante, Santa Chiara, gli immobili Erp, gli edifici pericolanti, la Chiesa di S. Stanislao Kostka, le fognature a Borgo Molara.