Dal patto per l’inclusione al Polo sociale integrato Appuntamento di oggi tra istituzioni e terzo settore

Più sinergie e un rafforzamento concreto delle azioni per rimettere al centro il sistema di accoglienza e inclusione della città di Catania. Dopo la prima sottoscrizione di settembre, il Patto per l’Inclusione di Catania, nato dal progetto comunitario CA.T.A.N.I.A. – Capacitybuilding, diventa un vero e proprio manifesto ampliando il numero delle realtà che contribuiranno alla creazione di un sistema interconnesso, capace di mettere insieme istituzioni, enti pubblici e terzo settore per costruire un terreno comune dove le politiche di inclusione sono leva per lo sviluppo della città di Catania.

Dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno arriva l’ok, il Prefetto di Catania pronto a firmare il Patto in rappresentanza di tutte le forze di polizia, insieme al Comune di Catania e alle altre realtà locali e nazionali, che si riuniranno per siglare questo lavoro corale, domani, martedì 22 febbraio, alle ore 16.30 nell’Aula Consiliare del Palazzo degli Elefanti.

Il Patto costituirà il centro delle azioni che animano il Polo Sociale Integrato di Catania, finanziato dalla Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione attraverso il progetto Su.Pr.Eme. Italia – finanziato dai fondi AMIF (Emergency Funds della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs), nel quale oltre al servizio di ascolto già esistente sarà programmata una varietà di azioni: incontri formativi, laboratori, eventi tematici, attività culturali. Un filone comune per rafforzare l’idea che l’accoglienza e l’inclusione devono diventare temi centrali nei diversi aspetti dello sviluppo di un territorio, perché se tutte le dimensioni si mettono in rete e funzionano, se tutte le parti che si occupano di accoglienza dialogano e producono, a beneficiarne sono le comunità, che vengono arricchite di energie nuove, persone connesse con il territorio che generano crescita e sviluppo.

La vera sfida dunque è far diventare i progetti processi sociali e culturali, dove l’obiettivo è produrre risultati che vanno oltre la mera scadenza. È così, infatti, che il progetto comunitario CA.T.A.N.I.A. – Capacitybuilding concluso a settembre, rafforza le proprie azioni e si lega ai progetti PRISMA e COMING per dare continuità alla sua missione: fare del modello di integrazione catanese un sistema sostenibile, semplificando l’accesso ai servizi e valorizzando le risorse umane.

Redazione

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