Dal Governo Crocetta proposta shock: taglio del 3,5% a tutti i pensionati regionali!

IL GOVERNATORE NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER TROVARE I 200 MILIONI DI EURO CHE MANCANO PER CHIUDERE LA MANOVRA. IERI SERA HA ATTACCATO A TESTA BASSA I DIRIGENTI DELL’ARS E QUALCHE DEPUTATO. FORSE FAREBBE BENE A CHIEDERE QUESTI SOLDI A ROMA

Regione siciliana: siamo alla follia. Il Governo di Rosario Crocetta, che si fa bello con Roma rinunciando ai contenziosi finanziari, adesso, per far quadrare i conti del Bilancio regionale, propone un taglio alle pensioni di tutti i regionali in quiescenza! Il governatore dice che colpirà solo le maxi pensioni, ma l’emendamento che ha presentato ieri sera in Commissione Bilancio e Finanze dice un’altra cosa: dice, per la precisione, che il taglio riguarderà tutti i dipendenti regionali in pensione!

Insomma, da quello che si è capito dai lavori della Commissione Bilancio dell’Ars, il presidente Crocetta non sa che pesci prendere. Mollato da mezzo PD, ormai nelle mani dei renziani che l’appoggiano avendo ricevuto in cambio la possibilità di massacrare le finanze regionali, il capo della Giunta siciliana non sa cosa fare. Cerca disperatamente soldi che nell’Isola non troverà.

A disposizione ha, sì e no, un miliardo di euro. 550 gli sono arrivati da Roma dopo il ‘tradimento’ sul contenzioso; 350 c’erano già e altri 100 milioni di euro raccattati qua e là. Ma all’appello mancano almeno 200 milioni di euro.

Mancano, per esempio, i soldi degli operai della Forestale: a occhio e croce, circa 70-80 milioni di euro.

Che fare? 20 milioni di euro il presidente della Regione li vorrebbe recuperare scippandoli ai pensionati della Regione. Un provvedimento in stile Bilderberg Governo Monti: si tratta, infatti, di diritti acquisiti, tutelati da un principio costituzionale. Ma, per l’appunto, grazie al ‘combinato-disposto’ Bilderberg-Governo Monti lo scippo potrebbe essere ammesso.

In verità, ieri sera, i deputati dell’Ars che fanno parte della Commissione Bilancio, quando il presidente della Regione ha depositato l’emendamento taglia-pensioni, gli hanno chiesto la relazione tecnica. Ma la relazione tecnica non c’è. Tanto per cambiare, Crocetta ha violato una precisa disposizione della presidenza dell’Ars, che sui provvedimenti chiede le relazioni tecniche. Anche per capire in che modo il Governo vorrebbe colpire i pensionati della Regione siciliana.

Sembra che il governatore, beccato in castagna, si sia risentito. Crocetta, così si racconta, non avrebbe risparmiato critiche alla burocrazia di Sala d’Ercole e ai deputati.

Si sarebbe lamentato del fatto di non aver potuto tagliare 25 milioni euro ai dipendenti dell’Ars: “Con questi soldi avrei risolto tutti i problemi”. In realtà, le cose non stanno così, perché – come già accennato – per far quadrare i conti mancano circa 200 milioni e non 25 milioni.

Con la ‘sbrasata’ di ieri sera, Crocetta ha soltanto peggiorato i rapporti con l’Ars, già molto tesi. Sempre ieri sera, ad esempio, se l’è presa con il parlamentare regionale di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, che gli avrebbe risposto per le rime.

Insomma, il Governo regionale sembra alla frutta. Anzi, al caffè.

Ieri sera – sempre per la cronaca – dopo che Crocetta ha cominciato a lamentarsi di dirigenti e deputati dell’Ars, il presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Nino Dina, ha chiuso la seduta.

Si riprenderà a lavorare stamattina. Che succederà? I lavori vanno a rilento perché il Governo Crocetta non sa dove trovare i soldi. Forse, invece di penalizzare i siciliani, il governatore, il senatore Giuseppe Lumia e l’onorevole Davide Faraone dovrebbero smuovere un po’ le rispettive ‘chiappe’, volare a Roma e dire a Matteo Renzi che deve ‘cacciare’ altri 200 milioni di euro.

Del resto, Roma, quest’anno, ha scippato al Bilancio regionale un miliardo e 100 milioni di euro. La metà – 550 milioni di euro – li ha restituiti in cambio della vergognosa e ‘ascara’ rinuncia ai contenziosi da parte del Governo Crocetta. Se ‘caccerà’ altri 200 milioni di euro non cascherà il mondo.

Che ne dice, lei, onorevole Faraone?

 

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]