Per ben due volte Nicolò Di Michele ha violato le disposizioni che gli erano state date e per questo è gli è stata modificata la misura restrittiva. In precedenza era stato beccato in possesso di sostanze stupefacenti. Il giovane è sospettato di essere implicato nel pestaggio di un buttafuori
Dai domiciliari finisce in carcere «Trovato insieme a pregiudicati»
Il giudice gli aveva concesso gli arresti domiciliari, ma per ben due volte un giovane ha violato le disposizioni che gli erano state date e per questo è gli è stata modificata la misura restrittiva e per lui si sono spalancate le porte del carcere Pagliarelli. Protagonista della vicenda è il ventisettenne Nicolò Di Michele, che si trovava agli arresti domiciliari perché sospettato di essere implicato nel pestaggio di un buttafuori, avvenuto il 21 febbraio 2016 nel locale Le Terrazze. In particolare, il giovane è stato pizzicato in questi giorni in compagnia di alcuni pregiudicati. Precedentemente, invece, era stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti.
Particolarmente cruento l’episodio del quale il ventisettenne è sospettato di essere tra i protagonisti e per cui si trovava ristretto agli arresti domiciliari: il 21 febbraio dell’anno scorso un gruppo di giovani, tra cui proprio Di Michele, avrebbe chiesto con insistenza all’addetto alla sicurezza all’interno del locale Le Terrazze di entrare nell’area riservata senza averne titolo. Al rifiuto del buttafuori, inizialmente, il gruppo si sarebbe allontanato, per poi tornare a notte fonda, armato di bastoni. Si sarebbe trattato di un vero e proprio raid punitivo. La vittima fu ridotta in fin di vita con violenti calci e pugni alla testa e al corpo e feroci colpi di bastone.