Pasti in salvo per le tre mense Ersu di Catania. Dopo i timori dei giorni scorsi, è stato raggiunto un accordo per evitare disagi (e digiuni) agli studenti catanesi
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Allarme “vassoio vuoto” rientrato: le mense dell’Ersu (l’Ente regionale per il diritto allo studio) non hanno interrotto il servizio di refezione per gli studenti dell’Università di Catania.
Nei giorni scorsi, infatti, era circolata la notizia del rifiuto della ditta che fino a qualche settimana fa aveva in gestione l’appalto di continuare ad agire in proroga fino all’avvicendamento con la nuova società.
Per un problema burocratico sorto durante l’assegnazione del nuovo appalto – che si è aggiudicato per i prossimi cinque anni una ditta romana – con il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione si temeva un periodo di “vacatio”. Si delineava quindi un rischio per gli studenti che usufruiscono delle tre mense Ersu: Oberdan, hotel Costa e Cittadella.
Per scongiurare il pericolo è dunque iniziata la mediazione tra la ditta e l’Ente regionale, anche tramite l’intervento del prefetto Giovanni Finazzo.
Già ieri il dirigente dell’Ersu Nunzio Rapisarda si mostrava fiducioso: «Stiamo cercando di arrivare a una soluzione anche attraverso la mediazione del Prefetto. La gara d’appalto è già stata svolta sabato e abbiamo una nuova ditta, ma stiamo cercando di ottenere una proroga da quella precedente fino all’inizio delle vacanze, cosicché dal nuovo anno si cominci a lavorare con la nuova gestione».
L’accordo infine è stato raggiunto tra le parti in causa, fugando dubbi e timori di quanti (soprattutto sulla stampa locale) prevedevano digiuni, con una piccola buona notizia: la nuova ditta ha vinto l’appalto proponendo un ribasso di cinque centesimi sul costo della base d’asta (sei euro) proposto dell’Ente di via Etnea.
Proroga ottenuta. E dacci oggi il nostro pane quotidiano.