Da Sala d’Ercole un secco “no” alla riduzione delle indennità degli assessori ‘tecnici’

I costi della politica? Vanno ridotti. A parole, ovviamente. Perché, quando c’è da passare dalle parole ai fatti, zact!, ecco che la politica si rimangia i riproponimenti espressi a parole. La scena – anzi: perché la scena? la sceneggiata – è stata ripoposta ieri sera a Palazzo Reale sede del parlamento siciliano. Si parla di riduzione delle indennità degli assessori regionali. Se ne parla, appunto. Perché, a un certo punto, quando l’argomento sta per diventare realtà, ecco che scattano i ‘distinguo’ degli assessori tecnici presenti. Risultato finale: nulla di fatto.
A proporre la riduzione delle indennità degli assessori regionali ‘tecnici’ sono i parlamentari Rudy Maira (Popolari per l’Italia di domani) e Paolo Ruggirello. Per ora gli assessori regionali ‘tecnici’ ‘ammuccano’, come si dice dalle nostre parti, due indennità: quella di parlamentari (senza essere parlamentari: e questo è già una forzatura) e quella di vice presidenti dell’Ars. I due deputati – con la presentazione di un apposito emendamento – puntano a lasciare agli assessori tecnici solo la seconda indennità. Cioè?
Facciamo due conti. Attualmente un assessore regionale ‘tecnico’ (cioè scelto al di fuori dell’Assemblea regionale siciliana), si mette in tasca circa 12-13 mila euro al mese. Una bella sommetta. Se l’emendamento fosse passato e fosse stato trasformato in legge, l’indennità sarebbe scesa a 3-4 mila euro al mese. Troppo poco per un assessore regionale, non credete?
E dire che nel 2001, quando il governo regionale retto allora da Totò Cuffaro nomina Bartolo Pellegrino assessore regionale ‘tecnico’, scoppia un mezzo putiferio. A farlo scoppiare è proprio Pellegrino. Allora – ricordate – c’erano ancora le vecchie lire. E Pellegrino, che non era stato rieletto deputato all’Ars, si ritrova assessore regionale con poco più di 3 milioni di vecchie lire al mese. Apriti cielo!
E’ in quel momento – che bel momento! – che l’Assemblea regionale decide di aggiornare le indennità degli assessori regionali ‘tecnici’. Che poi subiscono un notevole incremento nel passaggio dal lira all’euro.
Ricordate il 2002? Quando il governo nazionale – allora retto da Berlusconi- si rifiutava di apporre il doppio prezzo ai prodotti. Per nascondere agli italiani che, a fronte degli stipendi, che subivano un secco dimezzamento, i prezzi di alcuni prodotti raddoppiavano.
Ebbene, caro lettori, sappiate che in quei momenti difficili, in cui le famiglia non sapevano come arrivare a fine mese, l’Assemblea regionale siciliana aumentava le indennità degli assessori regionali (e non soltanto quelle, a dir la verità).
Quando c’è da aggiungere ‘biada’ ai parlamentari e agli assessori – soprattutto se a pagare sono gli ignari contribuenti siciliani – l’Assemblea regionale siciliana non si tira mai indietro. Quando – come ieri – c’è da ridurre le indennità, il nostro parlamento siciliano blocca tutto. Ed è anche giusto: secondo voi, un assessore regionale, anche per gli ‘ottimi’ risultati ottenuti dalla giunta di ‘tecnici’ voluta dal presidente Raffaele Lombardo, può mettersi in tasca meno di 13 mila euro al mese? Ma non scherziamo…

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

I costi della politica? vanno ridotti. A parole, ovviamente. Perché, quando c’è da passare dalle parole ai fatti, zact!, ecco che la politica si rimangia i riproponimenti espressi a parole. La scena - anzi: perché la scena? la sceneggiata - è stata ripoposta ieri sera a palazzo reale sede del parlamento siciliano. Si parla di riduzione delle indennità degli assessori regionali. Se ne parla, appunto. Perché, a un certo punto, quando l’argomento sta per diventare realtà, ecco che scattano i ‘distinguo’ degli assessori tecnici presenti. Risultato finale: nulla di fatto.

I costi della politica? vanno ridotti. A parole, ovviamente. Perché, quando c’è da passare dalle parole ai fatti, zact!, ecco che la politica si rimangia i riproponimenti espressi a parole. La scena - anzi: perché la scena? la sceneggiata - è stata ripoposta ieri sera a palazzo reale sede del parlamento siciliano. Si parla di riduzione delle indennità degli assessori regionali. Se ne parla, appunto. Perché, a un certo punto, quando l’argomento sta per diventare realtà, ecco che scattano i ‘distinguo’ degli assessori tecnici presenti. Risultato finale: nulla di fatto.

I costi della politica? vanno ridotti. A parole, ovviamente. Perché, quando c’è da passare dalle parole ai fatti, zact!, ecco che la politica si rimangia i riproponimenti espressi a parole. La scena - anzi: perché la scena? la sceneggiata - è stata ripoposta ieri sera a palazzo reale sede del parlamento siciliano. Si parla di riduzione delle indennità degli assessori regionali. Se ne parla, appunto. Perché, a un certo punto, quando l’argomento sta per diventare realtà, ecco che scattano i ‘distinguo’ degli assessori tecnici presenti. Risultato finale: nulla di fatto.

I costi della politica? vanno ridotti. A parole, ovviamente. Perché, quando c’è da passare dalle parole ai fatti, zact!, ecco che la politica si rimangia i riproponimenti espressi a parole. La scena - anzi: perché la scena? la sceneggiata - è stata ripoposta ieri sera a palazzo reale sede del parlamento siciliano. Si parla di riduzione delle indennità degli assessori regionali. Se ne parla, appunto. Perché, a un certo punto, quando l’argomento sta per diventare realtà, ecco che scattano i ‘distinguo’ degli assessori tecnici presenti. Risultato finale: nulla di fatto.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]